Il cambio ai vertici di Twitter potrebbe essere l’inizio di una nuova traiettoria per il titolo del social network che, rispetto al suo potenziale, ha sottoperformato per troppo tempo. Ne è convinto Peter Garnry, Head of Equity Strategy BG Saxo, che in una nota sulla società hi tech Usa mette nero su bianco gli scenari che si aprono per il gruppo, dopo il passo indietro di Jack Dorsey, fondatore e ceo del gruppo, che pochi giorni fa ha lasciato le redini del “suo regno” al CTO Parag Agrawal.
“Con Dorsey non più CEO e via dal consiglio di amministrazione entro la fine del 2022, si apre la strada ad una potenziale acquisizione della società, se arriverà l’acquirente giusto. Twitter potrebbe essere un’interessante opportunità per un’azienda di media tradizionali che vuole entrare nel settore dei social media. Gli investitori stavano inizialmente ben considerando Twitter anche in attesa delle dimissioni di Dorsey, ma il titolo è comunque calato. Date le aspettative di inizio anno, è chiaro che l’azienda non si è comportata come previsto e il nuovo CEO Agrawal dovrà rapidamente guadagnarsi la fiducia degli investitori” scrive Garnry, in una nota, spiegando che il target di prezzo a 12 mesi è di 68 dollari.
Twitter: è arrivato il “Nadella Moment”?
Con il passo indietro di Jack Dorsey, un altro fondatore tech della Silicon Valley lascia la scena e ora Mark Zuckerberg con Meta è uno dei pochi rimasti. Jack Dorsey, infatti, si è dimesso da CEO di Twitter dopo presunte pressioni da parte degli azionisti, tra cui l’hedge fund Elliott Management.
“La domanda principale è se questo è il “Nadella moment” di Twitter (Nadella è l’attuale CEO di Microsoft che è subentrato nel 2014 a Bill Gates), vale a dire se il nuovo CEO, che non ha particolari vincoli non essendo il fondatore, può portare in dote a Twitter una solida crescita e un miglioramento del profilo societario” si chiede Garnry.
L’azienda ha due obiettivi principali: aumentare le entrate di circa il 30% per andare ben al di sopra di Facebook e Alphabet in termini di crescita e migliorare drasticamente il margine operativo di circa il 35% che sarebbe quasi il doppio del livello attuale.
“Twitter deve fondamentalmente migliorare il margine EBITDA dal suo attuale 18,5% ad un valore più vicino al 35%. Questo potrebbe essere un primo passo per raggiungere un margine simile a quello di Facebook del 50%. Se il nuovo CEO di Twitter saprà ottenere questo obiettivo, gli azionisti si troveranno di fronte a grandi guadagni” scrive l’esperto, aggiungendo che “ancora più importante è la circostanza per cui ci si aspetta un’alta crescita dei ricavi migliorando il margine operativo dal momento che a si stanno generando 5 miliardi di dollari di entrate annuali. Facebook e molte altre aziende tecnologiche sono state in grado di far crescere le entrate e il margine operativo allo stesso tempo. Twitter deve fare lo stesso”.
Twitter: un futuro legato alle criptovalute?
Il futuro di Twitter potrebbe essere legato a doppio filo anche con il mondo delle criptovalute. Un indizio in questa direzione arriva dalla creazione recente di un team dedicato alle valute digitali. Chiamato Twitter Crypto, viene descritto dal social, come “un centro di eccellenza per tutto ciò che riguarda la blockchain“. Stabilirà la “strategia per il futuro delle criptovalute su Twitter“.
Al suo interno vi è Tess Rinearson, che si è unito a Twitter dopo aver guidato team di ingegneri in startup specializzate, come Interchain, Tendermint e Chain. L’interesse della società per questo mondo appare chiaro anche alla luce del grande interesse da parte dell’ex CEO Jack Dorsey, a lungo un sostenitore della tecnologia, in particolare a Square.
L’andamento borsistico di Twitter