NEW YORK (WSI) – L’allarme viene dal Pentagono, che ha identificato otto aree in cui sarebbero stati schierati contingenti delle forze dell’esercito russo, le quali sarebbero pronte a intervenire contro l’Ucraina per debellare la minaccia rivolta dal paese confinante in Crimea. La penisola è una Repubblica annessa alla Russia due anni fa con un referendum e in cui c’è stato qualche giorno addietro un attentato di matrice terrorista, sembra proprio per mano ucraina.
Secondo i funzionari della Difesa Usa, un ampio numero di soldati, carrarmati, veicoli armati e aerei militari russi – fino a 40mila in totale – si preparano all’incursione nello Stato confinante. Le forze russe sono dispiegate in basi militari situate tra Yelnya, vicino a Smolensk, e Rostov, al confine orientale con l’Ucraina.
Gli Stati Uniti temono che le esercitazioni dell’esercito annunciate dalla Russia nei prossimi giorni verrano utilizzate come copertura di un reale attacco militare in Ucraina, un paese in cui da 5 anni sono in corso combattimenti tra i ribelli filo russi e le forze governative pro europee.
Le esercitazioni militari di tale portata non sono un buon segno per la pace nella regione. Simili operazioni si sono svolte un mese prima dell’intervento militare di Mosca nella penisola del Mar del Nero a marzo 2014. Phillip Karber, un ex funzionario dell’esercito Usa che conosce bene le aeree di guerra dell’Ucraina, sostiene che la Russia stia aumentando il contingente militare al confine con la Crimea.
L’America non resterà a guardare e monitorerà con grande attenzione le esercitazioni:
“Siamo estremamente preoccupati dall’aumento delle tensioni vicino al confine con la Crimea e nel resto dell’Ucraina”, dice al Washington Free Beacon il capitano della Marina Usa Danny Hernandez, portavoce del Commando in Europa. “Chiediamo a entrambe le parti di evitare di fare passi pro-attivi e di usare una retorica che potrebbe peggiorare la situazione”.
Il capitano portavoce del Pentagono si dice “estremamente preoccupato” dagli spostamenti delle truppe russe al confine con l’Ucraina e sostiene che l’attacco terrorista ucraino in Crimea potrebbe essere usato dal Cremlino come un pretesto per attaccare l’ex Repubblica sovietica, divisa in due tra l’area occidentale pro europea e quella orientale filo russa.
Fonte principale: Washington Free Beacon