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Ucraina: amnistia inutile, ex Presidente vede “guerra civile”

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ROMA (WSI) – Il Parlamento ucraino (Rada) ha approvato in seduta straordinaria la legge di amnistia nei confronti dei manifestanti antigovernativi arrestati durante i disordini delle ultime settimane, a cui il presidente ucraino Viktor Yanukovych ha aggiunto alcune condizioni, annientando di fatto ogni possibilità di un compromesso con l’opposizione per porre fine alle tensioni.

Gli Usa minacciano sanzioni. L’amnistia, infatti, sarà effettiva solo dopo lo sgombero degli edifici pubblici occupati dai manifestanti, ai quali il governo ha dato un ultimatum di 15 giorni, dopo i quali sarà anche autorizzato l’uso della forza. Gli eventi drammatici all’interno della Rada hanno evidenziato crescenti tensioni all’interno del partito filogovernativo delle Regioni.

Il capo dell’intelligence statunitense ha avvertito che il presidente ucraino “è” fermamente intenzionato “a mantenere il potere” e che probabilmente ricorrerà anche alla violenza, ad atti illegali e ad altre tattiche per garantire la sua rielezione nel 2015.

Per la maggioranza, comunque, il sì all’amnistia, dovrebbe contribuire ad allentare le tensioni che dividono il Paese.