NEW YORK (WSI) – Ancora braccio di ferro Russia-Occidente nel consiglio di sicurezza dell’Onu che si è svolto questa la notte scorsa. “La situazione è più esplosiva che mai”, ha detto il vicesegretario Onu per gli affari politici, Oscar Fernandez Taranco. Usa: “media russi diffondono notizie da fiction”. Kiev difendere uso esercito all’est: “Non ci sono manifestanti, ma terroristi”. Gb: “Satelliti mostrano 35-40 mila soldati russi alla frontiera”. (ANSA)
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SLAVIANSK Ucraina – Le forze governative ucraine si preparano ad un intervento militare nelle città dell’Ucraina orientale dopo che l’ultimatum imposto da Kiev ai separatisti filo-russi, per deporre le armi e porre fine all’occupazione di edifici governativi, è scaduto alle 8, ora italiana, senza essere rispettato.
Un giornalista Reuters nella città di Slaviansk, dove uomini armati hanno preso il controllo di due edifici governativi, ha detto che non ci sono segnali che i ribelli stiano rispettando le condizioni fissate dal governo ucraino.
Intanto l’acuirsi della crisi di sta ripercuotendo anche sui mercati russi, con gli indici della Borsa di Mosca in calo nelle prime contrattazioni e il rublo che perde l’1% sul dollaro.
Dopo la morte di un funzionario della sicurezza e il ferimento di due compagni nei pressi di Slaviansk, il presidente Oleksander Turchinov ha avvertito i ribelli che, in caso di mancato rispetto dell’ultimatum, sarebbe scattata un’operazione di sicurezza su vasta scala con l’intervento dell’esercito.
Turchinov e altri leader hanno accusato la Russia, che ha annesso la regione ucraina della Crimea dopo la fuga del presidente filo-russo Viktor Yanukovich, di aver ideato e organizzato un’ondata di rivolte a Slaviansk e in altre città russofone della zona orientale del Paese.
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“Non permetteremo alla Russia di replicare nelle regioni orientali del Paese quanto accaduto in Crimea”, ha avvertito Turchinov ieri sera.
Il ricorso alla forza da parte delle autorità filo-europee di Kiev potrebbe provocare una nuova reazione da parte della Russia. (Reuters)