NEW YORK (WSI) – Nuovo round di sanzioni degli Stati Uniti a scapito di sette funzionari del governo e 17 imprese legate al presidente Vladimir Putin per punire Mosca per il suo intervento in Ucraina.
Lo ha annunciato la Casa Bianca, precisando che tra i destinatari dei provvedimenti – che includono il congelamento degli asset negli Usa e divieto di entrare negli Stati Uniti – c’è anche Igor Sechin, capo della società petrolifera Rosfnet e stretto alleato di Putin.
Immediata la reazione di Mosca. Dopo l’annuncio delle nuove sanzioni Usa, il vice ministro russo degli Affari esteri, Sergei Riabkov, ha detto: “Certamente, noi risponderemo”, ha dichiarato alle agenzie russe. “Siamo fiduciosi che la nostra risposta avra’ degli effetti dolorosi per Washington”, ha aggiunto, non dando dettagli sul tipo di risposta, precisando pero’ che la Russia dispone di una “ampia” gamma di opzioni.
Anche i governi dell’Ue hanno raggiunto un accordo preliminare – che dovrebbe essere formalizzato in giornata – per imporre il congelamento degli asset e il divieto sui visti su altre 15 persone.
Inoltre, gli Usa vieteranno la licenza di esportazione a qualsiasi merce ad alta tecnologia che possa contribuire all’offensiva militare di Mosca. Se alcuni prodotti attualmente esportati dagli Usa alla Russia venissero giudicati appartenenti a tale categoria ne verrà revocata l’autorizzazione da parte dei dipartimenti di Stato e del Commercio.
Si tratta del terzo round di sanzioni che gli Usa impongono sull’intervento russo in Crimea e sul dispiegamento di forze al confine con l’Ucraina.
Il presidente Usa Barack Obama ha inoltre chiarito che se la Russia dovesse lanciare ulteriori azioni militari in Ucraina, ci saranno sanzioni su settori chiave dell’economia russa, come i servizi finanziari, dell’energia, metalli ed estrazione, ingegneria e difesa.
Gli Usa accusano Mosca di non aver implementato l’accordo di Ginevra per far rientrare la crisi ucraina, particolamente grave nell’est del Paese dove i separatisti filorussi hanno occupato una decina di edifici governativi.
Il bond in dollari emesso da Rosfnet è sceso al minimo record dopo la notizia delle sanzoni, mentre il titolo perde intorno all’1,8% poco prima delle 16 italiane. Il rublo resta stabile.