(9Colonne) – Bruxelles, 9 feb – Imporre agli Stati membri di considerare reati i comportamenti gravi contro l’ambiente e assicurarne l’efficace sanzionamento. E’ questo l’obiettivo della proposta di direttiva presentata oggi dalla Commissione europea. Un’iniziativa, quella dell’Esecutivo comunitario, che punta a armonizzare la definizione dei rati ambientali in tutta la Ue, dal momento che attualmente il quadro varia largamente da uno Stato all’altro, con livelli di sanzionamento inadeguati. Se la direttiva sarà approvata gli Stati membri saranno tenuti a garantire che una serie di attività (ad esempio la spedizione illegale di rifiuti e il commercio illecito di specie minacciate o di sostanze che riducono lo strato di ozono), già vietate dall’Ue o dalla normativa nazionale, siano considerate reati qualora siano poste in essere intenzionalmente o per grave negligenza. Gli Stati dovranno provvedere affinché i reati ambientali particolarmente gravi, tra cui quelli che abbiano provocato il decesso o lesioni gravi alle persone o danni rilevanti alla qualità dell’aria, del suolo o delle acque, alla fauna o alla flora oppure che siano stati commessi da un’organizzazione criminale, siano punibili con la pena della reclusione di una durata massima non inferiore a 5 anni e con sanzioni di importo massimo non inferiore a 750mila euro in caso di società.