NEW YORK (WSI) – Apple sotto i riflettori del mercati. Mentre cresce l’attesa per la presentazione del nuovo iPhone 7, che potrebbe arrivare già il prossimo 7 settembre, arriva la stangata fiscale firmata Unione europea. Il verdettoApple arriva, e pesa come un macigno. Noncurante degli appelli arrivati dagli Usa, che hanno accusato l’Ue di non comportarsi da autorità fiscale sovranazionale, Bruxelles, nelle vesti di Margrethe Vestager, commissaria alla Concorrenza, ha sentenziato che l’Irlanda ha permesso ad Apple di usufruire di benefit fiscali per un valore fino a $14 miliardi. E che dunque, ora in termini di tasse arretrate, Apple dovrà pagare all’Irlanda ben 13 miliardi di euro.
Così Vestager, che ha puntato il dito contro Apple, sottolineando che Apple Sales International – che fornisce e distribuisce i prodotti del colosso e che ha sede a Hollyhill, in Irlanda -, ha “pagato molte poche tasse sui suoi utili”. Contraria alla Ue versione poliziotto del fisco anche il ministro delle Finanze irlandese, che ha detto di essere profondamente contrario alla decisione della Commissione.
L’agenzia di stampa Dow Jones riporta che gli accordi fiscali che Apple ha siglato in Irlanda hanno permesso al colosso di pagare quasi zero tasse sugli utili guadagnati, nel corso del 2014. Sicuramente Apple non ci sta, e ha reso noto che presenterà ricorso in appello contro la sentenza della Commissione.
Il titolo Apple reagisce con una perdita di quasi -3%, a $103,63, nel premercato.
Vestager spiega:
“Nel 2011, Apple sales International ha realizzato un profitto di 16 miliardi di euro, meno di 50 milioni di euro è stato allocato nella filiale irlandese. Il resto, una enormità, è stato dirottato presso l’ufficio principale, ed è rimasto non tassato. Ciò significa che le tasse che Apple ha pagato effettivamente nel 2011 sono state pari allo 0,05%. Significa che, per ogni milione di euro di utili, ha pagato 500 euro di tasse”. Per l’Ue, Apple ha di fatto usufruito di aiuti di stato illegali.
Il commissario ha precisato che Apple, in futuro, dovrà versare le tasse in linea con le regole irlandesi, aggiungendo che l’ammontare delle tasse potrà essere ridotto se le divisioni internazionali di Apple pagheranno più alla società madre in Usa.
In ogni caso la decisione non ha valore retroattivo.
La tesi delle Autorita’ europee, finora rigettata dai diretti interessati, è che l’Irlanda avrebbe siglato con il produttore dell’iPhone un accordo fiscale che di fatto ha permesso al gruppo di godere di aliquote vantaggiose: appunto, aiuti di stato illegali.
Sul fronte fiscale, le relazioni tra Europa e Stati Uniti stanno diventando sempre più tese. Una settimana fa gli Stati Uniti hanno avvertito Bruxelles che sta diventando una “autorita’ sovranazionale” in tema di tasse. Quello di Apple è solo uno dei casi che sta alimentando tensioni sul fronte fiscale tra le due sponde dell’Oceano. Nel mirino, di recente è finito anche Starbucks: il commissario antitrust Ue Margrethe Vestager ha ordinato all’Olanda di recuperare tra i 20 e i 30 milioni di euro di arretrati dalla catena di caffetterie.
Tornando all’iPhone 7, nella tarda serata di ieri, Apple ha ufficializzato il suo ormai tradizionale evento di settembre, quello solitamente dedicato alle novità sul fronte smartphone.
Così come già accaduto lo scorso anno, Apple ha scelto nuovamente il Bill Graham Civic Auditorium di San Francisco per la presentazione dei nuovi device.
La kermesse si terrà alle 10 del mattino del 7 settembre, quindi alle 19 del fuso italiano.