Economia

Ue studia nuovo bail-in: conti congelati per due giorni

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BRUXELLES (WSI) – E’ dalla  fine del 2016 che l’Europa sta discutendo animatamente su un nuovo bail-in. A fine 2016 la Commissione Ue ha presentato un pacchetto di misure dedicate proprio alla risoluzione di una banca europea, provocando un accesso dibattito fra i paesi membri.

Nel suo pacchetto di misure la Commissione aveva previsto che nel periodo precedente a una risoluzione bancaria sarebbe stato utile bloccare per alcuni giorni il ritiro delle attività finanziarie in modo da non accelerare drammaticamente il crollo dell’istituto di credito in difficoltà con l’obiettivo di non mettere a rischio la risoluzione ordinata della banca. Subito dopo i paesi membri discussero della possibilità di introdurre una moratoria di cinque giorni sulla possibilità per gli investitori di ritirare le proprie attività.

Una proposta bocciata e ora riformulata in forma più breve, ossia due giorni in linea con gli standard internazionali. Il governo bulgaro nel suo semestre di presidenza ha presentato un documento di compromesso che trova consensi da tutte le parti.    Il testo di compromesso del governo bulgaro, citato dall’agenzia di stampa Bloomberg, prevede che il congelamento delle attività finanziarie si applichi ai depositi salvo un appropriato ammontare giornaliero per coprire il costo della vita di una persona o la regolare spesa amministrativa di una impresa. La moratoria dovrebbe coprire tutte le attività finanziarie, salvo i depositi fino a 100mila euro garantiti a livello europeo, secondo la proposta della Commissione.

“La presidenza crede che la proposta di compromesso raggiunga gli obiettivi prefissati, prendendo in conto le molte preoccupazioni espresse dai paesi membri, le autorità europee ed altri attori. Il tentativo è di evitare conseguenze non volute”.

Le banche dal canto loro vorrebbero un congelamento breve della facoltà di ritirare denaro, in linea con gli standard internazionali, idea a cui sembra favorevole anche il Parlamento europeo.