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Ue: va liscia rielezione Schulz a presidente del Parlamento europeo

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STRASBURGO (WSI) – Il socialdemocratico tedesco Martin Schulz torna a essere presidente del Parlamento europeo, dopo aver esercitato la stessa funzione negli ultimi due anni e mezzo, ed essersi dimesso recentemente, dopo le elezioni europee del 25 maggio. Schulz ha ottenuto, oggi a Strasburgo, 409 voti durante il primo turno di votazione a scrutinio segreto, primo atto del nuovo Europarlamento nell’ottava legislatura.

Visto il numero di votanti, 723 (su 751 membri eletti) e il numero di schede bianche o nulle (111), i voti validi erano 612, ed era necessaria una maggioranza assoluta pari a 307 voti. Schulz ne ha ottenuti, quindi, più di cento del necessario grazie all’accordo fra i due gruppi maggiori, Ppe (221 seggi) e Pse (191 seggi), rafforzato dall’adesione dei liberali (67).

È la prima volta che un presidente dell’Europarlamento viene rieletto per un secondo mandato di due anni e mezzo, la durata di metà legislatura.

Non ci sono state sorprese visto che il candidato secondo arrivato, il britannico Sajjd Karim del gruppo conservatore Ecr, ha ottenuto 101 voti, ovvero i 70 dell’Ecr, più buona parte dei 48 del gruppo euroscettico di Nigel Farage, Efdd (48 seggi). Gli altri due candidati hanno avuto praticamente solo i voti del proprio gruppo: lo spagnolo Pablo Iglesias 51 (il suo gruppo, la Sinistra unitaria europea ha 52 seggi) e l’austriaca Ulrike Lunacek 51 voti (il gruppo Verde, della candidata, ha 50 seggi).Non è chiaro come abbiamo votato i deputati del Movimento 5 Stelle, che fa parte del gruppo Efdd.

Gli eurodeputati del gruppo euroscettico di Nigel Farage si sono alzati in piedi e hanno voltato le spalle all’orchestra Filarmonica di Strasburgo mentre questa suonava l’Inno alla Gioia di Beethoven, al centro dell’emiciclo dell’Europarlamento, durante l’inaugurazione della sua ottava legislatura. La scena, ripresa dalle telecamere, si è svolta questa mattina a Strasburgo, subito dopo l’apertura della prima sessione plenaria della nuova Assemblea, eletta nel maggio scorso, da parte del presidente ad interim Gianni Pittella (Pd).

Gli eurodeputati che hanno dato le spalle all’inno europeo erano circa una quindicina, dei 48 che conta il gruppo euroscettico Efdd (Europa della libertà e della democrazia diretta), tra i quali anche i 17 eletti dell’M5S, che non hanno partecipato alla protesta.

“Spero che gli eurodeputati del M5s vogliano al più presto dissociarsi ufficialmente dalla vergognosa protesta messa in atto questa mattina dai loro alleati dell’Ukip di Farage”. Lo ha sollecitato in una dichiarazione la neo europarlamentare del Pd Alessandra Moretti. “Lo spettacolo di Farage e dei suoi deputati freschi di alleanza con i 5 stelle che voltano le spalle all’orchestra che suona l’inno alla Gioia durante la prima plenaria dell’europarlamento – ha affermato Moretti- è stato indecente.

Strasburgo, la città che ospita il Parlamento europeo, è stata per per secoli al centro di guerre e violenze combattute tra Francia e Germania. Strasburgo è stata la città simbolo delle guerre mondiali e ora è la città simbolo della pace e del grande sogno europeo”. “Girarsi durante l’ ‘Inno alla gioia’ nell’anno in cui si celebra il centenario della prima guerra mondiale e per di più nella città che più di tutte ha subito i traumi del conflitto – ha concluso- è non solo uno schiaffo alla storia ma soprattutto un atto di becera stupidità: per questo chiediamo con forza che gli eurodeputati grillini prendano le distanze da quanto fatto dai loro alleati”, ha concluso.