Roma – Confindustria l’aveva preannunciato, l’Istat e l’Abi, cosi’ come tutti gli istituti di studio economico lo confermano. L’Italia e’ tecnicamente entrata in una fase di recessione nel terzo trimestre del 2012.
Secondo l’Associazione Bancaria Italiana sara’ recessione anche nel 2012 (-0,7%) e per la ripresa bisognera’ aspettare il 2013. Per l’Istat il prodotto interno lordo nel terzo trimestre 2011 è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Nei confronti del terzo trimestre 2010 si rileva invece un aumento dello 0,2%.
L’Istat ha rivisto al ribasso i dati sul prodotto interno lordo nei primi due trimestri del 2011. La crescita tendenziale, cioé rispetto al trimestre corrispondente del 2010, del primo trimestre di quest’anno è stata rivista da +1% a +0,8%, mentre quella del secondo trimestre passa da +0,8% a +0,7%. Restano invece invariati i dati sulla crescita congiunturale, cioé rispetto al trimestre precedente: +0,1% nel primo trimestre 2011 e +0,3% nel secondo trimestre.
Con un calo dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, nel periodo luglio-settembre 2011 si registra il primo dato negativo del prodotto interno lordo dal quarto trimestre 2009, quando si era registrato un calo dello 0,1%. E’ quanto risulta dai dati Istat.
La crescita acquisita per il 2011 è pari allo 0,5%. Lo comunica l’Istat, spiegando che è il risultato che si otterrebbe se nel quarto trimestre la variazione congiunturale fosse nulla.
Nel terzo trimestre 2011 “tutte le componenti della domanda interna sono risultate in diminuzione”, riferisce ancora l’Istat. Le importazioni si sono ridotte dell’1,1%, le esportazioni sono cresciute dell’1,6%. Il terzo trimestre 2011 – informa ancora l’istituto di statistica – ha avuto due giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno del terzo trimestre 2010.
Intanto le borse resistono in positivo e lo spread tra i rendimenti di BTP e Bun e’ a quota 458 punti, in salita. Il rendimento del decennale cresce al 6,55%. Le 14 banche italiane che partecipano all’asta della Bce per reperire liquidita’ in prestito per tre anni al costo contenuto dell’1% (tassi di interesse), offriranno un collaterale complessivo pari a 38,4 miliardi di bond statali.
Per recessione si intende un periodo di decrescita di almeno due trimestri consecutivi.