ROMA (WSI) – Per la prima volta dal 1960 il tasso di inflazione del Regno Unito è sceso al di sotto dello zero. L’ufficio di Statistica nazionale ha reso noto infatti che l’indice dei prezzi al consumo è sceso -0,1% su base annua. La componente core – inflazione depurata dai prezzi energetici e alimentari – è calata allo 0,8%, al valore più basso dal 2001.
I dati confermano l’ampio margine di manovra della Bank of England che, a fronte di un target di inflazione pari al 2%, possono attendere prima di alzare i tassi dal minimo record dello 0,5%.
“Probabilmente l’inflazione rimarrà vicina allo zero, nel breve periodo, prima di iniziare a risalire dal terzo trimestre – ha commentato in un’intervista a Bloomberg Howard Archer, economista presso IHS Global Insight a Londra – Nonostante ciò, l’inflazione dovrebbe salire ad appena l’1% entro la fine del 2015”.
A incidere sul calo del dati, sono stati in particolare i prezzi dei beni alimentari, scesi -3% ad aprile su base annua, mentre i prezzi dei carburanti sono crollati -12,3%. Nessuna preoccupazione da parte del governo, con il ministro delle Finanze George Osborne che ha detto che “non dovremmo confondere (il dato) con una deflazione che arreca danni”. Anzi, per Osborne si tratta di una buona notizia. “Dovremmo invece accogliere con favore gli effetti positivi che i prezzi più bassi dei beni alimentari ed energetici hanno sulle famiglie, in un momento in cui gli stipendi stanno salendo con forza, il tasso di disoccupazione sta scendendo e l’economia sta crescendo”.
“Certo – ha continuato – dobbiamo rimanere vigili sui rischi deflazionistici e il nostro sistema è ben attrezzato per gestire la situazione nel caso in cui essi dovessero salire”.
Inoltre, occhio all’inflazione presente sul mercato immobiliare. Un altro dato diffuso in mattinata ha messo in evidenza che i prezzi delle case del Regno Unito sono saliti +9,6% su base annua, nel mese di marzo del 2015, in crescita rispetto a +7,4% di febbraio. Il balzo è stato sostenuto dai prezzi delle case a Londra +11,2%, ma anche dal rialzo +15% circa in Scozia. [ARTICLEIMAGE]