“Con Borsa Italiana diventeremo il primo gruppo in Europa per numero di società quotate, per valore e numero di scambi, nonché la prima piattaforma per le transazioni di titoli di Stato”. Lo ha detto ieri il presidente del London Stock Exchange, Chris Gibson-Smith, durante l’assemblea annuale della Borsa di Londra. Gibson-Smith ha ricordato come il consiglio si è difeso “dalla serie di offerte inadeguate per la società (giunte dal Nasdaq, ndr) e ha valutato un ventaglio di opportunità che porteranno a un maggior ritorno per gli azionisti. Con Borsa Italiana – ha proseguito il presidente – abbiamo una forte complementarità e un accordo che aggiunge un considerevole valore per entrambi i nostri clienti e azionisti”. Gibson-Smith è tornato a sottolineare i punti di forza della nuova superborsa nel campo del reddito fisso (grazie all’Italian Mts) e dei derivati e ha spiegato come per il mercato azionario italiano si avrà una “crescita negli scambi e un ulteriore incoraggiamento a nuove quotazioni su entrambi i listini”. Vantaggi si avranno per i clienti in termini di minori costi, mentre per gli emittenti l’unione porterà una riduzione del costo del capitale. La fusione tra il London Stock Exchange e Borsa Italiana avrà un impatto positivo sull’utile già dal 2008 e nel 2009 i profitti saranno in crescita del 10 per cento, aggiunge Gibson-Smith, che ha ribadito durante l’assemblea annuale della Borsa londinese, gli obiettivi derivanti dalla fusione con Piazza Affari. Il top manager ha poi ricordato che le sinergie saranno pari a 40 milioni di sterline, di cui metà sui costi e metà sui ricavi. Mrcoledì prossimo si terrà il consiglio d’amministrazione di Borsa Italiana che convocherà l’assemblea dei soci di Piazza Affari, chiamata a sua volta ad adottare alcune modifiche statutarie propedeutiche alla fusione con il London Stock Exchange, secondo quanto riferito da fonti vicine alla società. Nel dettaglio, la riunione dei soci, che si terrà entro la prima metà di agosto, sarà chiamata ad approvare l’eliminazione del limite del diritto di voto attualmente fissato alla soglia del 10 per cento, necessario per permettere il passaggio della totalità delle azioni di Borsa in mano a Lse. Il London Stock Exchange ha chiuso intanto il primo trimestre, concluso a giugno 2007, con una crescita dei ricavi del 19 per cento a 100 milioni di sterline. E’ quanto si legge in una nota secondo cui il risultato fa ben sperare per quello relativo all’intero 2007. Il presidente del gruppo nel corso dell’assemblea ha quindi invitato gli azionisti a votare a favore dell’unione con Borsa Italiana in occasione dell’assemblea straordinaria che si terrà ad agosto, spiegando come “la nostra storia di eccellente crescita organica continua ora con l’aggiunta di una cruciale opportunità di consolidamento”.
a. d. r.