NEW YORK (WSI) – E’ crisi nera per il settore retail. Due grandi nomi delle vendite al dettaglio inglese, Maplin e Toys R Us, sono ad un passo dal collasso mettendo a rischio circa 5,500 posti di lavoro.
Maplin, catena di negozi elettronica, con più di 200 store nel Regno Unito, dopo non esser riuscita a trovare nuovi finanziamenti, è costretta a far ricorso all’amministrazione controllata.
La Maplin era stata messa in vendita ma non avendo trovato nessun acquirente interessato, il suo destino sembra segnato. Il CEO, Graham Harris, punta il dito contro il crollo della sterlina dopo il referendum sulla Brexit che avrebbe a suo dire provocato il fallimento dell’azienda.
Guai in vista anche per Toy R Us, la catena di giocattoli inglesi il cui proprietario statunitense ha presentato domanda di fallimento lo scorso settembre e che ora deve fare i conti con una fattura Iva stellare, da ben 15 milioni di sterline che non sarà in grado di pagare senza vendere l’azienda.
A dicembre Toy R Us era riuscita ad evitare il fallimento, concordando un piano di salvataggio che le consentiva di ristrutturare le sue attività, compresa la chiusura di almeno 26 negozi prevista per la primavera di quest’ anno. Tuttavia, con il protrarsi delle scarse vendite registrate con il nuovo anno e l’ incombente fattura, l’unica via percorsa dall’impresa per continuare a commerciare era trovare un acquirente, cosa che ora si ritiene improbabile.
Un fallimento che si ripercuoterà inevitabilmente anche sul lavoro visto che Maplin ha 200 negozi e 2.500 dipendenti nel Regno Unito, mentre Toys R Us impiega circa 3.000 dipendenti nei suoi 105 negozi. Toys R Us e Maplin sono le ultime di una serie di rivenditori che devono affrontare problemi finanziari negli ultimi mesi. Anche la catena di abbigliamento New Look e la catena di grandi magazzini House of Fraser sono alla ricerca di nuovi finanziamenti, confermando così la crisi nera del settore retail.
