LONDRA (WSI) – E’ stato il May Day, il giorno in cui David Cameron ha ufficialmente lasciato la poltrona di primo ministro a Theresa May che, dopo aver incontrato la regina Elisabetta a Buckingham Palace, si è trasferita a Downing Street insieme al marito Philip.
“E’ un momento importante per la nostra storia, dopo il referendum: ci aspettano grandi cambiamenti reali, ma il Regno Unito può essere all’altezza della situazione, come ha sempre fatto in passato: uscendo dall’Ue forgeremo un ruolo positivo per il nostro Paese nel mondo, forgeremo un Regno Unito che operi per tutti e non per pochi privilegiati. Insieme costruiremo un Paese migliore”.
Queste le parole di May appena arrivata a Downing Street. La premier britannica, prima premier donna da Margaret Thatcher, ha precisato che le priorità del governo saranno rivolte “non ai potenti, ai ricchi e ai privilegiati”, ma alla gente che lavora. Diversi i passaggi del suo discorso alle famiglie “working class”.
Nominata già la squadra di governo con un buon mix tra sostenitori del Leave e del Remain.
Philip Hammond sarà Cancelliere dello Scacchiere; Boris Jhonson, l’ex sindaco di Londra forte sostenitore della Brexit sarà ministro degli esteri, e Amber Rudd, attuale ministro dell’energia prende il posto della stessa May agli Interni.
Il ministero più difficile sarà quello dell’euroscettico David Davis che presidierà il dicastero sulla Brexit per guidare il paese nella difficile uscita dall’Unione europea.
Proprio l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue è la sfida principale a cui è chiamato il nuovo governo inglese. La stessa May qualche giorno fa ha sottolineato che “Brexit significa Brexit e vogliamo farne un successo” anche se non chiederà l’attuazione dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona prima di fine anno.
Un messaggio forte e chiaro che la stessa Lady ha indirizzato alla cancelliera tedesca Angela Merkel che ieri l’ha chiamata al telefono per farle gli auguri. Come ha specificato il portavoce di Downing Street:
“Durante le telefonate, la premier ha enfatizzato il suo impegno a concretizzare la volontà del popolo britannico di lasciare l’Ue. La premier ha spiegato che sarà necessario un po’ di tempo per preparare questi negoziati e ha espresso la speranza che questi possano essere condotti con spirito positivo e costruttivo”.