(Teleborsa) – Gli inglesi, si sa, sono un popolo che tira dritto e quando c’è bisogno non conoscono mezze misure. C’è da ridurre l’ingente deficit? Via al piano anti-gap più aggressivo tra le maggiori economie mondiali. Secondo il Wall Street Journal, che cita una fonte vicina alla questione, nei giorni a venire il Governo svelerà misure per riconsolidare il budget talmente forti da primeggiare tra i paesi più industrializzati in materia di austerity. Il primo “bersaglio” dei tagli saranno le forze armate. Sempre secondo il quotidiano, proprio domani il primo ministro David Cameron annuncerà i risultati di una revisione strategica del comparto Difesa che definirà la direzione a lungo termine per le forze armate del Regno Unito e taglierà, sempre secondo quanto appreso dalla fonte anonima, circa l’8% dei 37 mld di sterline (59 mld di dollari) destinate al budget militare nei prossimi cinque anni. La questione, oltre a far tremare i tanti impiegati delle Forze Armate che potrebbero perdere il posto di lavoro, solleva dubbi sulla futura potenza militare della Gran Bretagna una volta tagliate ingenti risorse. La Gran Bretagna spenderà nella Difesa il 2,9% del PIL nel 2010, dietro solo ad Arabia Saudita (8,6%) e Stati Uniti (4,7%), si legge ancora nel report del Wall Street Journal. Secondo la fonte si dovrebbe assistere ad una piccola riduzione del numero delle truppe. La Royal Air Force potrebbe invece ricevere una batosta, con diversi squadroni di aerei da combattimento in pensione e la riduzione degli ordini, tutt’ora in fase di evasione con gli USA, del Joint Strike Fighter. La marina, infine, dovrebbe ottenere le due nuove portaerei che aveva richiesto, ma le flotte minori potrebbero essere presto ritirate. Sono solo rumors di stampa ma già si sta sollevando un vespaio che valica le esigenze di economie domestiche toccando questioni delicate come la sicurezza a livello internazionale e l’inizio della fine di una storia militare gloriosa, quella dell’esercito britannico.
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