LONDRA (WSI) – L’economia del Regno Unito è cresciuta dello 0,7%, come previsto, nello scorso trimestre. I dati sono però messi in secondo piano dalle notizie per cui Londra dovrà versare 2,1 miliardi di euro in più di contributi al bilancio dell’Unione Europea.
Il motivo, che farà infuriare gli euroscettici come il partito di destra dell’UKIP di Nigel Farage, è che l’economia ha fatto meglio dei suoi paesi vicini.
La rivelazione domina le prime pagine in Inghilterra oggi e ha scatenato una serie di polemiche, servendo su un piatto d’argento ai critici di Bruxelles una motivazione in più per attaccare il blocco a 28.
Le richieste Ue verranno certamente usate dai movimenti che vogliono che il Regno Unito esca dall’Ue contro il premier David Cameron.
Dopo la pubblicazione dei dati macro, la sterlina avanza dello 0,1%. I numeri confermano che la ripresa è in corso e che Londra ha una delle economie più in froma del mondo industriale.
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[ARTICLEIMAGE] Il premier britannico David Cameron – furente per la richiesta di denaro extra da versare nelle casse di Bruxelles per il bilancio dell’Ue – ha tirato in ballo Matteo Renzi come un possibile alleato per la sua battaglia contro Bruxelles. “Cito la reazione del premier italiano quando queste cifre sono state presentate: ha detto che questo non è un numero, ma un’arma letale. E’ una persona ragionevole, sono d’accordo con lui”, ha detto Cameron. “Sono state 24 ore con importanti successi, ma anche profonde frustrazioni e un bel po’ di rabbia per il modo in cui siamo stati trattati”, ha detto Cameron riferendosi alla “richiesta di 2,1 mld per il budget Ue. “E’ assolutamente inaccettabile e non sarà pagato il primo dicembre”.
Il possibile asse Roma-Londra torna insomma di attualità dopo il braccio di ferro degli ultimi giorni tra la Commissione e il governo italiano, criticato per aver scelto di pubblicare la lettera riservata del presidente uscente Barroso che denunciava una “seria deviazione” dell’Italia dal Patto di stabilità. “I soldi extra all’Ue? La questione è aperta, certo il timing non è fortunato; occorre che se ne discuta”, ha dichiarato il sottosegretario agli Affari Ue Sandro Gozi, confermando che la questione è stata affrontata dal presidente del Consiglio Matteo Renzi con Cameron. “C’è un impatto economico e politico rilevante, occorre approfondire il nuovo metodo di calcolo (Sec 2010, ndr) e ciò che ne deriva – aggiunge -. Ne riparleremo a fine ottobre a Venezia, e a metà novembre” all’Ecofin e “vedremo se e come adottarlo”.