L’inizio della fine del Quantitative Easing potrebbe essere più vicina di quanto si pensi. La Bce potrebbe suonare la campana dell’ultimo giro a giugno secondo Jorgen Kiaersgaard di AllianceBernstein. Meglio non farsi trovare impreparati
La Bce ha iniziato, ad aprile, a ridurre il programma di acquisto asset (QE), tornando a quota 60 miliardi di euro al mese, la cifra prevista inizialmente dal programma. In mancanza di sconvolgimenti politici, che al momento sembrano essere stati evitati dopo le elezioni in Francia, Francoforte potrebbe iniziare a parlare di vero e proprio tapering (una progressiva riduzione degli acquisti fino a 0) a partire da luglio o, addirittura da giugno.
È l’ipotesi di Jorgen Kiaersgaard head of European credit corporate credit di Alliance Bernstein: “Secondo una visione molto diffusa, le prime voci sulla riduzione degli acquisti arriveranno tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2018. Secondo noi, invece, ciò avverrà molto prima, forse già a giugno, anche se l’eventuale taglio sarebbe attuato solo dopo parecchi mesi”.
Anche se la Bce farà il possibile affinché il tapering sia graduale e ampiamente annunciato, il consiglio di Kiaersgaard per gli investitori obbligazionari europei è di iniziare a prepararsi. Come?
“Con il tapering – riprende Kiaersgaard – le curve di rendimento dei bond si faranno più ripide e il prezzo dei titoli con una duration maggiore crollerà, ragion per cui una mossa preventiva potrebbe essere la vendita di queste ultime a favore di titoli di debito a più breve scadenza. Opzione da considerare, inoltre, è puntare sull’alto rendimento. La crescita economica è in miglioramento, la leva finanziaria è modesta, i debitori non contraggono grossi nuovi debiti e buona parte delle nuove obbligazioni della regione è usata per rifinanziare i prestiti già in essere. È quindi improbabile che si verifichi a breve un aumento dei tassi di insolvenza.
Inoltre, le obbligazioni high-yield tendono a prosperare quando vi è un aumento della crescita e i tassi di interesse sono in procinto di salire. Infine, con l’evoluzione delle dinamiche di mercato è possibile che alcuni settori obbligazionari se la cavino meglio di altri. Tra i probabili beneficiari di un contesto favorevole alla crescita dei rendimenti vi è il settore dei finanziari. In più i finanziari sono esclusi dal programma di acquisto QE della Bce, a voler intendere che il loro ulteriore isolamento potrebbe diventare un vantaggio perché esclusi dall’aumento dei prezzi che il tapering innescherà”.