Da ottobre Marco Argenti diventerà chief information officer di Goldman Sachs. Sarà dotato di 12 mila programmatori dell’istituto e di un budget miliardario, con l’obiettivo di trasformare il colosso della finanza Usa guidato da David Salomon in una società tecnologica.
Chi è Marco Argenti
Argenti, uno dei pochi manager italiani ai vertici della finanza a stelle e strisce, si è laureato in ingegneria informatica all’Università di Pisa nel 1986. Dopo un’esperienza come guest professor alla University of Waterloo, in Ontario, è stato ceo di Internet Frontier (gruppo Microforum) e cto di quest’ultima. E’ stato anche chief executive officer di Dada fra il 2001 e il 2008 e poi vicepresidente del Mobile Entertainment Forum. In seguito, Argenti ha lavorato in Nokia come vice president media e games dal 2008 al 2011 e poi come senior vice president della developer experience. Dal 2013 al 2019 è stato vice president technology di Amazon Web Services (AWS).
Argenti lavora come ingegnere per Goldman Sachs dall’ottobre 2019. Il suo obiettivo ora è esportare da Amazon il modello cliente-centrico in una banca storica e blasonata quale Goldman Sachs, mettendola in competizione con le migliori fintech per offrire la migliore esperienza alla clientela.
Goldman Sachs e il fintech
Goldman Sachs ha già mosso i primi passi nel settore fintech. Questo mese ha erogato un finanziamento da 50 milioni di dollari (che può essere ampliato fino a 150 milioni) a Clara, startup tecnologica latinoamericana che offre soluzioni per gestire le spese aziendali. Nel maggio 2022 Goldman Sachs ha erogato un prestito garantito da Bitcoin del valore di 27 miliardi di dollari al famoso exchange di criptovalute Coinbase.
Nell’aprile 2022 la banca d’affari americana ha rilevato NextCapital, robo-advisor americano che fornisce consulenza automatizzata ai partecipanti ai piani pensionistici aziendali. Infine, nel settembre 2021 la banca Usa ha acquisito per 2,24 miliardi di dollari GreenSky, fintech attiva nel BNPL (Buy Now, Pay Later).