NEW YORK (WSI) – Il rilancio dell’economia passa anche attraverso nuove iniziative legate alla gestione del patrimonio immobiliare, piuttosto che alla costruzione di nuovi edifici.
È il succo del discorso di insediamento di Alfredo Romeo, neo presidente della consociata italiana dell’Ifma, Associazione internazionale dei professionisti del Facility Management presente in 94 paesi con 24mila membri che gestiscono qualcosa come 10 miliardi di metri quadrati di proprietà per vendite annuali in prodotti e servizi pari a 100 miliardi di dollari.
L’imprenditore ha sottolineato che “si può rilanciare l’economia di questo paese attraverso scelte strategiche e operative capaci, allo stesso tempo di modernizzarlo” – una svolta che passa “per un’industria dei servizi più moderna ed efficiente che, con nuovi modelli gestionali, permetterà forti risparmi ai cittadini in termini di oneri e tributi”.
“I servizi – ha continuato Romeo – rappresentano il più grande volano economico per il Vecchio Continente, con il plus del risanamento e della riqualificazione della qualità della vita per milioni di cittadini. Abbiamo infatti la certezza che il passaggio strutturale a una industria dei servizi declinati al territorio possa rappresentare una sorta di piano Marshall del Terzo Millennio per questo Paese”.
“In particolare con lo studio, la valutazione e l’implementazione dell’art.24 della legge 133 (Sblocca Italia) che – grazie alle possibili esenzioni tributarie e fiscalità di vantaggio – può essere la chiave di volta per un rilancio strutturale dell’Industria dei Servizi in Italia”.
In quest’ottica, il nuovo numero uno della consociata italiana di Ifma ha presentato il Manifesto del programma di rilancio del mercato immobiliare e dell’industria dei servizi, che secondo le proiezioni – se attuato – dovrebbe garantire forti risparmi a ogni proprietario in Italia.
(mt)