Le Borse Europee anche questa settimana hanno continuato a galoppare al rialzo dimostrandosi ancora le più forti del panorama in esame, con il nostro FTSE/MIB che si avvantaggia del rasserenamento del clima politico sulla speranza di una discesa in campo di Mario Monti insieme alla corrente centrista. Il risk appetite non ha risparmiato Spagna e Portogallo i cui indici hanno sovraperformato le altre borse in queste due settimane.
L’analisi settoriale mostra che il motore di questo rialzo sono ancora i titoli dei comparti Bancario, Assicurativo e Tecnologico. La forza dell’Europa è anche dimostrata dalla performance dell’Euro arrivato a lambire 1,33 contro dollaro. Sul fronte valutario continua il rialzo del USD/YEN che trascina il Nikkei225 sopra la soglia psicologica dei 10.000 punti in concomitanza con l’elezione del liberal-democratico Abe che promette nuovi stimoli all’economia giapponese. I mercati americani restano guidati più dal news flow sul Fiscal Cliff americano che dai fondamentali dell’economia. Unica nota di attenzione restano i livelli molto bassi di sentiment con gli indici di volatilità implicita ben al di sotto delle soglie che coincidono storicamente con top di prezzo dei rispettivi mercati azionari.
Il risk appetite è confermato indirettamente dall’obbligazionario con il BUND che ha innestato la retromarcia e ormai è giunto in prossimità dell’area del valore dopo l’iperestensione per motivi di roll-over tecnico di due settimane or sono.
Le materie prime soffrono la temporanea debolezza del dollaro americano e la forza dei mercati azionari: in calo l’oro che rompe anche il solido supporto a quota 1670 e continuerà a scendere fino a quando il ratio DollarIndex / Gold resterà positivo (vedi figura qui sotto).
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In brusco calo anche la soia che dopo aver toccato il target di quota 15 dollari ha invertito disegnando quella che sembra essere la spalla destra di un Testa e Spalla ribassista sul grafico weekly (figura allegata a fianco).
L’eventuale rottura della neckline proietterebbe il prezzo su livelli dell’anno scorso. Infine, per completare il quadro, azionari asiatici ed emergenti in recupero, sul rinnovato ottimismo e sulle speranze di assistere a un bel rally natalizio.
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