Società

Un suicidio a Wall Street

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Ephraim Karpel era un trader di commodities che aveva pattuito con gli inquirenti del Ministero della Giustizia Usa, sezione di New York, di “indossare” un microfono nascosto per un anno intero, nel 2008, nell’ambito delle indagini in un caso di insider trading a Wall Street.

La scorsa settimana, durante una delle audizioni in aula nel processo per insider trading (utilizzo di informazioni riservate per trarene profitto in borsa) contro l’imputato Zvi Goffer, gli inquirenti hanno fanno ascoltare alla giuria uno dei nastri con le conversazioni telefoniche, registrate segretamente, tra Karpel e un altro trader. Oggetto della telefonata, quali azioni e commodities comprare e quali vendere sulla base di specifiche informazioni “privilegiate”.

Due giorni dopo Karpel si e’ suicidato impiccandosi nel suo ufficio di Fifth Avenue, a Manhattan (New York). L’uomo, 50 anni, era soltanto un testimone e non era stato mai formalmente posto in stato di accusa per alcun reato.