Mercati

Ungheria, rate mutui troppo onerose. Arriva accordo con banche

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

ROMA (WSI) – Raggiunto un accordo tra il governo di Budapest e il settore bancario rappresentato dall’Associazione bancaria ungherese, che porterà le banche attive in Ungheria a convertire i mutui contratti dalle famiglie espressi in valuta estera in mutui espressi in valuta locale (fiorini), applicando il tasso di cambio del 7 novembre scorso.

La misura interesserĂ  1,3 milioni di famiglie, e fa parte dello sforzo del governo per alimentare la crescita, sostenendo i consumi rendendo meno oneroso il ripagamento dei debiti da parte dei cittadini.

Il provvedimento è stato preso per aiutare quei debitori che in passato avevano acceso mutui in valuta estera, che poi si era rafforzata nei confronti della moneta locale, appunto il fiorino.

I prestiti in valuta estera, scrive il Wall Street Journal – nella maggior parte dei casi mutui contratti in franchi svizzeri, ma anche in euro e yen – sono stati molto popolari in Ungheria prima della crisi finanziaria del 2008, in quanto erano molto più convenienti rispetto ai prestiti erogati in fiorini.

L’esplosione della crisi fece però balzare l’ammontare delle rate, dal momento che il fiorino crollò fino a -80% contro il franco, e molte famiglie non riuscirono più a onorare i pagamenti.

A questo punto le banche dovranno effettuare la conversione o in base ai tassi di cambio dello scorso 7 novembre, o prendendo come riferimento la media dei tassi di cambio ufficiali della Banca centrale, considerati tutti i valori di riferimento dallo scorso 16 giugno.

I tassi dello scorso 7 novembre sono i seguenti: 256,60 fiorini per franco svizzero; 308,87 fiorini per euro; 216,30 fiorini per yen. La conversione, che non è obbligatoria, potrebbe veder ridotte le rate delle famiglie di qualcosa come il 25/30%.

La banca centrale rifornirà le banche retail di un ammontare di 9 miliardi di euro circa, attingendo alle riserve in valuta estera dell’Ungheria, sotto forma di liquidità diretta, al fine di evitare un indesiderato calo del fiorino ungherese dovuto alla conversione.

“Eliminare il rischio legato alla valuta estera nei prestiti contratti dalle famiglie è di primaria importanza per chi prende a prestito, ed è anche indispensabile per la stabilità delle operazioni di lungo termine del sistema bancario”, ha detto il Ministero dell’economia. (Lna)

Fonte da cui è stato tratto l’articolo

Wall Street Journal