Così come MPS, anche Unicredit rimane osservata speciale, complici i nuovi rumor sull’operazione di aumento di capitale. La Repubblica oggi scrive che, dopo i sondaggi positivi con gli investitori, il numero uno di Unicredit, Jean-Pierre Mustier, starebbe valutando di elevare fino a 13 miliardi la richiesta di fondi.
La Repubblica cita una frase che rappresenterebbe la filosofia di Mustier: “quando c’è denaro in giro è meglio fare di più che fare di meno”.
Sembrerebbe dunque che il numero uno di Unicredit sia pronto ad approfittare del sentiment positivo che gli investitori dimostrerebbero di avere verso la banca. Non solo.
Due sono gli altri motivi che starebbero spingendo Mustier a valutare un maxi aumento di capitale: uno riguarda le cessioni di asset che sono in cantiere e che potrebbero liberare fondi, sì, ma anche tradursi in svendite. E Mustier di certo non vuole cadere nella trappola e trasformarsi in un cattivo venditore.
L’altro motivo risiede nelle continue richieste che arrivano da Francoforte. La BCE, secondo La Repubblica, vorrebbe infatti per Unicredit un Cet1 ben superiore al 12%.
Alle 10.46 il titolo Unicredit, debole a inizio seduta si rafforza, salendo dell’1,26%, a 2,092 euro.
Stando ai dati di Borsa Italiana, le quotazioni della banca sono scese del 3% nell’ultimo mese. La performance degli ultimi sei mesi è di un calo -36,57%, mentre quella dell’ultimo anno è di -63,99%.