MILANO (WSI) – Il capitolo banche italiane arriva sul tavolo del ministero delle finanze tedesco, Wolfang Schaeuble che – secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Reuters – ne avrebbe discusso con il segretario al tesoro Usa Jack Lew.
Le preoccupazioni ci sono e riguardano la natura dei problemi degli istituti di credito italiani che potrebbe portare guai al settore bancario europeo in generale.
Oltre a Mps, a destare timori è il secondo gruppo bancario italiano, Unicredit.
A pochi giorni dalla cessione del 10% delle quote di Finecobank e Pekao Bank, che hanno permesso di raccogliere rispettivamente 328 milioni e 749 milioni di euro, si riaffaccia l’ipotesi di una ricapitalizzazione.
Secondo quanto rende noto il presidente Giuseppe Vita a margine di un convegno le recenti cessioni, le prime dell’era Mustier, potrebbero rivelarsi non sufficienti a soddisfare le richieste della Bce di Mario Draghi. Perciò la strada che si pone davanti all’istituto di Piazza Gae Aulenti è un aumento di capitale.
“L’aumento di capitale dovremo studiarlo perché non credo che la Bce si accontenti di quelle cose che abbiamo fatto, comunque bisogna dare il tempo al nuovo ad Jean Pierre Mustier di lavorare perché è appena arrivato”.
Il titolo Unicredit intanto dopo la breve pausa di ieri guadagna in apertura seduta oggi a Piazza Affari fin oltre +4%.