La seconda banca italiana, UniCredit, ha alzato oggi il suo obiettivo di profitto per il 2022 oltre i 4,8 miliardi di euro, grazie all’aumento dei tassi d’interesse e alla riduzione degli accantonamenti per le perdite sui prestiti, che hanno portato gli utili trimestrali oltre le previsioni. La banca milanese ha registrato un utile per il periodo luglio-settembre di 1,71 miliardi di euro, ben al di sopra delle previsioni degli analisti di 1,00 miliardi di euro fornite dalla banca. UniCredit aveva già migliorato la sua guidance per il 2022 a luglio, indicando un obiettivo di utile netto di circa 4 miliardi di euro.
La banca, che non è riuscita a uscire dalla Russia, dove gestisce un prestatore tra i primi 15, ha dichiarato di aver ridotto l’esposizione transfrontaliera verso il Paese a 3,1 miliardi di euro nel trimestre. Gli utili trimestrali sono stati inoltre favoriti da un utile da negoziazione molto più alto del previsto, che secondo UniCredit è stato favorito dalla domanda di prodotti di copertura da parte delle aziende.
Con l’economia italiana che si avvia verso la recessione a causa della crisi energetica europea, gli analisti si aspettavano accantonamenti per perdite su crediti per oltre 5 volte superiori agli 84 milioni di euro che UniCredit ha registrato nel trimestre.
L’amministratore delegato Andrea Orcel, tuttavia, ha dichiarato che le riprese di valore hanno aiutato la banca a compensare l’aumento del 30% degli accantonamenti generici registrati nel trimestre per far fronte ai rischi di credito derivanti dall’aumento dei tassi, dell’inflazione e dei prezzi dell’energia. Il tasso di insolvenza è rimasto molto basso nel periodo, pari allo 0,8%, ha dichiarato il direttore finanziario Stefano Porro.
UniCredit sotto Orcel sta perseguendo una strategia incentrata sulla generazione di capitale. Il suo coefficiente patrimoniale di base si è attestato al 15,41% a fine settembre, rispetto al 15,73% di giugno. L’erosione riflette il secondo riacquisto di azioni proprie che UniCredit sta effettuando per raggiungere l’obiettivo di restituire agli azionisti 3,75 miliardi di euro di utili dello scorso anno. “Lo slancio dei risultati del 2022 crea una solida base per una distribuzione almeno pari a quella del 2021, in attesa delle dinamiche del quarto trimestre e dell’approvazione da parte dell’autorità di vigilanza e degli azionisti”, ha dichiarato Orcel.
Analisi tecnica del titolo Unicredit
Vigoroso rialzo per l’istituto di credito, che archivia la sessione in forte guadagno, riportando una performance straordinaria del 4,31%. L’esordio è stato positivo per il titolo, che è partito a 11,68 euro, collocandosi al di sotto dei livelli migliori del 25 ottobre, per poi migliorare progressivamente nel corso della giornata e terminare in ascesa a 12,02 euro, vicino ai massimi intraday e in salita del 4,31% rispetto a ieri.
Dal punto di vista dell’analisi tecnica il titolo è in rafforzamento nel breve periodo, con area di resistenza vista a 12,00 euro, mentre il primo supporto è stimato a 11,65. Dato il contesto tecnico, l’orientamento è quello per un ampliamento della performance rialzista, con resistenza vista a quota 13,00.