Si è chiuso definitivamente il rapporto tra Fineco e Unicredit che per anni è stato il suo azionista di riferimento. Dopo aver incassato oltre 1 miliardo e garantendosi una plusvalenza di mezzo miliardo, UniCredit ha annunciato di aver completato con successo la procedura di accelerated bookbuilding per la cessione a investitori istituzionali di circa 111,6 milioni di azioni ordinarie detenute in Fineco, corrispondenti a circa il 18,3% del capitale azionario della società.
La cessione dell’ultima tranche di azioni di Fineco in mano al gruppo di Piazza Gae Aulenti segue quella effettuata un mese fa, sempre sul mercato e tramite un accelerated bookbuilding a investitori istituzionali, per la vendita del 17% della banca fondata da Alessandro Foti a un prezzo unitario di 9,85 euro. Al tempo stesso UniCredit aveva sottoscritto un impegno a non disporre delle azioni rimanenti Fineco per un periodo di 120 giorni dalla data di regolamento dell’operazione, al quale oggi di fatto rinuncia. Il prezzo – dice il comunicato stampa – incorpora uno sconto di circa il 4,4 per cento rispetto all’ultimo prezzo di chiusura di Fineco preannuncio.
L’impatto patrimoniale è stimato complessivamente in aumento di circa 30 punti base nel CET1 capital ratio del Gruppo UniCredit del terzo trimestre 2019. Per tale operazione, UniCredit si è avvalsa di J.P. Morgan, UBS Investment Bank e UniCredit Corporate & Investment Banking in qualità di Joint Bookrunners per l’Offerta.
L’uscita definitiva da Fineco rientra tra le misure indicate dal ceo di UniCredit Jean Pierre Mustier per migliorare i ratios patrimoniali del gruppo.