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Unicredit e bancari dominano la giornata a Piazza Affari

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Il titolo Unicredit è volato più in alto di tutti a Piazza Affari, con un rialzo del 5,1% a 11,544 punti che ha riportato l’azione ai massimi da fine febbraio 2020 (ma senza ancora colmare tutto il crollo subito durante la prima fase della pandemia). E’ stata una giornata di grandi guadagni un po’ per tutto il settore bancario in Italia e in Europa.

Il Ftse Italia banche ha guadagnato il 2,67% (contro il +0,63% del Ftse Mib) mentre l’indice Euro Stoxx Banks ha messo a segno un rialzo del 3,15% (contro uno Stoxx 600 sotto la parità).
Sul listino italiano hanno registrato performance robuste anche Bper Banca (+3,84%, terzo miglior titolo di oggi), Banco Bpm (+2,88%) e Intesa Sanpaolo (+1,96%). In Europa festeggiano, fra le altre, Santander (+3,34%) e Bnp Paribas (+3,10%).

Anche MontePaschi ha guadagnato l’1,4% a 1,1 euro. Proprio le indiscrezioni sulle trattative fra Unicredit e la banca senese avrebbero potuto incoraggiare acquisti più decisi proprio sull’istituto guidato da Andrea Orcel: “Penso che si tratti di scommesse del mercato in relazione a progressi nell’operazione con Mps”, ha dichiarato sul deciso rialzo di Unicredit Vincenzo Longo, analista di Ig Markets.

Unicredit, fondazioni bancarie in movimento

Secondo i rumor pubblicati sugli organi di stampa, la svolta sull’operazione Unicredit-Mps sarebbe rinviata al dopo-elezioni suppletive a Siena, che il 3-4 ottobre vedranno in campo il segretario del Pd, Enrico Letta, per ricoprire il seggio lasciato vacante da Pier Carlo Padoan (nominato nel Cda della stessa Unicredit). L’ad Orcel, inoltre, avrebbe ottenuto il consenso di alcune Fondazioni azioniste sull’acquisizione di Mps senza oneri sul patrimonio di Unicredit. Secondo quanto riferito oggi da Radiocor, le fonzazioni “potrebbero decidere di formalizzare in un patto di consultazione quella che fino a ora è stata una consolidata relazione informale tra ‘azionisti amici’. L’idea di un patto, secondo quanto risulta a Radiocor, è effettivamente circolata tra alcuni enti, ma sembra trovare l’opposizione della Fondazione Cariverona”.