Si attende per oggi il cda di UniCredit per l’approvazione del progetto di bilancio 2021 e per fare il punto anche sul dossier Banco Bpm in vista di una possibile acquisizione.
Unicredit, le ultime sul dossier Banco BPM
Nei giorni scorsi è emersa la possibilità di un’Opa di UniCredit sulla banca guidata da Giuseppe Castagna ma che poi non si è materializzata per colpa delle crescenti tensioni tra Russia e Ucraina.
Secondo indiscrezioni di stampa nel cda odierno il ceo di Unicredit l’a.d. Andrea Orcel terrà un’ informativa sul fatto che i rumors usciti nei giorni scorsi abbiano compromesso il blitz su Banco Bpm con un’offerta da 4 euro per azione.
Secondo Equita Sim non è chiaro a che punto fossero le valutazioni ed un’eventuale mossa su Banco Bpm dovrebbe essere un’Opa ostile, non essendo stata pre-concordata con il management della banca preda. Secondo alcune ricostruzioni un’aggregazione tra i due gruppi potrebbe essere “avversata sul fronte politico, anche alla luce del mancato accordo tra il Mef e Unicredit sul dossier Mps e su cui sia Unicredit che Banco Bpm rimangano potenziali interlocutori”, scrive Equita. Secondo gli ultimi rumors di mercato il dossier potrebbe finire in stand-by per tornare magari d’attualità a primavera inoltrata. Sempre che nel frattempo Banco Bpm non sia schierato su altro dossier.
Il governo vedrebbe di buon occhio la nascita di un terzo polo bancario e in questo caso l’operazione cui guardare sarebbe Banco Bpm e Bper.
L’operazione Bper – Carige
Proprio Bper ha firmato nelle ultime ore l’accordo con il Fondo interbancario di tutela dei depositi per l’acquisto dell’80% di Carige. In base ai dettagli dell’operazione, si prevede un versamento in conto capitale da 530 milioni di euro da parte del Fondo, il pagamento da parte di Bper di un corrispettivo di 1 euro per il pacchetto di controllo e il successivo lancio dell’opa finalizzata al delisting di Carige a 0,80 euro per azione (120 milioni l’esborso previsto), l’acquisto per 5 milioni di euro della parte residua del subordinato Carige in mano allo Schema Volontario.
L’operazione sarà chiusa entro giugno per dar modo a Bper di beneficiare delle Dta (circa 320 milioni di euro post effetto fiscale).