MILANO (WSI) – Unicredit +6% a quota 6,40 dopo aver toccato un picco a 6,54 euro, livelli che non vedeva dall’ottobre 2011, dopo la diffusione dei conti.
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UniCredit ha chiuso il 2013 con una perdita netta record di 14 miliardi di euro (pari a $20.8 miliardi di dollari) rispetto all’utile di 865 milioni del 2012. Il dato è molto lontano dalle stime degli, analisti, che prevedevano un piccolo utile.
Hanno pesato le svalutazioni degli avviamenti (4,5 miliardi) e maggiori accantonamenti sui crediti (13 miliardi).
Ricavi a 24 miliardi (-4,1% su base annuale), costi operativi a 14,8 miliardi (-0,1% su base annuale), Mol a 9,2 miliardi (-9,9% su base annuale).
Common Equity Tier 1 al 10,4% phased-in (9,4% anticipando pienamenti gli effetti di Basilea 3), ”esclusa la necessita’ di un aumento di capitale”, spiega la nota della banca. In deciso aumento il ”caha coverage ratio” salito al 52%, ”livello pre-crisi di gran lunga il piu’ elevato in Italia e in linea con i migliori in Europa”, spiega la la nota.
Piazza Cordusio metterà in vendita la controllata Ucraina. “L’approccio all’investimento adottato nel Centro Est Europa si coniugherà con la costante razionalizzazione dei processi in tutte le aree geografiche”, si legge nella nota.
In occasione dell’Assemblea annuale degli azionisti, in programma per il 13 maggio 2014, il Cda di UniCredit proporra’ per l’esercizio 2013 il pagamento di un dividendo da riserve di utili di 10 centesimi di euro per azioni mediante attribuzione di azioni UniCredit di nuova emissione oppure, su specifica richiesta degli azionisti, mediante versamento in contanti (c.d. scrip dividend).
La data di stacco del dividendo stabilita e’ il 19 maggio 2014, la data di registrazione e’ fissata per il 21 maggio e la data di pagamento e’ fissata per il 6 giugno 2014.
Dopo la perdita record del 2013 dovuta alla revisione delle poste di bilancio, per il 2014 UniCredit prevede di realizzare un utile netto di gruppo pari a circa 2 miliardi di euro.
Il nuovo piano strategico 2013-2018 prevede un utile netto di 6,6 miliardi al 2018, con un Rote di gruppo del 13% e un Cet1 Ratio al 10%, “anticipando pienamente gli effetti di Basilea3”.
Nel piano si prevede anche la “distribuzione di un dividendo con un pay out medio del 40% circa”. La qualità dell’attivo, si legge nel comunicato diffuso dall’istituto, “rimane una priorità con un tasso di copertura target al di sopra del 50% sui crediti deteriorati e un costo del rischio al di sotto di 70 punti base nel 2018”.
La ristrutturazione della rete commerciale di Unicredit prevede la riduzione di 8.500 dipendenti entro il 2018, di cui oltre 5700 in Italia, “consentendo risparmi per 300 milioni nel 2016 e 700 milioni su base ricorrente a partire dal 2018 (incluso l’effetto dei costi di ristrutturazione aggiuntivi per circa 650 milioni da contabilizzare nel 2016).