Conti oltre le stime per Unicredit, nell’ultimo bilancio sotto il segno dell’ex ceo Jean Pierre Mustier. Il gruppo bancario ora guidato dall’ad Andrea Orcel ha chiuso il primo trimestre del 2021 battendo le previsioni degli analisti.
Tra gennaio e marzo del 2021, l’utile netto si è attestato a 887 milioni, ampiamente sopra le stime degli analisti che prevedevano 396 milioni. Il risultato si confronta con la perdita di 2,71 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno determinata da rettifiche per il coronavirus e da poste straordinarie.
In forte crescita anche i ricavi, saliti a 4,7 miliardi di euro (in rialzo del 10,6% trimestre su trimestre e del 7,1% anno su anno).
Nello stesso periodo, il margine di intermediazione è salito del 7,1% a 4,7 miliardi, con interessi netti a 2,2 miliardi (-12,6%) e commissioni nette a 1,7 miliardi (+4,3%). Più che triplicato il risultato netto dell’attività di negoziazione, pari a 639 milioni.
In calo del 3,1% a 2,4 miliardi i costi operativi, per un rapporto cost/income sceso al 51,5%. Quanto alla solidità patrimoniale, il coefficiente Cet1 fully loaded è il 15,92%, con un buffer al di sopra dei minimi regolamentari di 689 punti base, ‘il livello piü’ elevato di sempre’.
Quanto a cedole e buyback, nel 2021 la distribuzione ordinaria è pari a 447 milioni, la distribuzione in contanti di 268 milioni è stata pagata il 21 aprile e la distribuzione tramite riacquisto di azioni proprie di 179 milioni, approvata dalla Bce, dovrebbe essere completata entro la fine del terzo trimestre.
Orcel: “Avremo bisogno di tempo per rilanciare e rafforzare il business”
“Un significativo utile netto trainato da un notevole aumento delle commissioni (1,7 miliardi, in rialzo del 4,3 per cento anno su anno) e delle attività di negoziazione, un costo del rischio contenuto (a 15 punti base, in calo di 165 punti base trimestre su trimestre) per effetto della stagionalità supportato da riprese di valore, e una continua disciplina dei costi: tutto ciò ha più che compensato l’impatto di condizioni di mercato ancora sfavorevoli per il margine di interesse” (2,2 miliardi, in calo del 3,1 per cento trimestre su trimestre), ha sottolineato il Ceo di Unicredit, Andrea Orcel. “Avremo bisogno di tempo – prosegue Orcel – per rilanciare e rafforzare il business, passando da una fase di ridimensionamento a una caratterizzata da una crescita disciplinata della redditività e da una creazione di capitale sana ed organica”.
Il nuovo piano arriverà nel secondo semestre: “La review strategica avviata successivamente all’insediamento del nuovo amministratore delegato e del nuovo consiglio di amministrazione sarà portata a termine nel secondo semestre 2021 e verrà comunicata ai mercati in un Capital Markets Day”.
Unicredit: per il 2021 ricavi in linea con il 2019
Per quanto riguarda il 2021, Piazza Gae Aulenti nell’esercizio 2021 le attese sono per ricavi “sostanzialmente in linea con le stime di consensus e costi sui livelli del 2019” mentre l’utile netto sottostante atteso è “sostanzialmente in linea con la precedente guidance”.