NEW YORK (WSI) – Unicredit si prepara a vendere un pacchetto di crediti deteriorati lordi (Non performing loan, Npl) del valore di 1,2 miliardi al fondo di private equity inglese AnaCap. Si tratta solamente del 2% del totale dichiarato a metà giugno.
Lo riportano fonti vicine alla banca, citate da Bloomberg, secondo le quali si tratterebbe di prestiti a piccole e medie imprese e a soggetti individuali. Altre fonti italiane rivelano invece che si tratterebbe in larga misura di crediti legati al settore immobiliare, in parte ereditati dalla gestione ex Capitalia.
Se verrà confermata, non si tratterà della prima operazione del genere chiusa dalla banca guidata da Federico Ghizzoni. Negli ultimi tre anni la banca italiana ha venduto oltre 7 miliardi di credito a rischio. La più corposa dal punto di vista dei volumi è stata la vendita, nell’ottobre del 2014, di un portafoglio lordo di crediti in difficoltà per 1,9 miliardi, proprio a AnaCap, mentre a fine 2013 era stato ceduto un portafoglio di 950 milioni di crediti in sofferenza, al fondo Usa Cerberus.
Secondo gli analisti di Mediobanca. “1,2 miliardi di non performing loans rappresentano però solo il 2% dello stock di crediti deteriorati della banca al 15 giugno, pari a oltre 51 miliardi di euro”, si legge in una nota in cui viene confermato il rating outperform su Unicredit.
(mt)