Restano saldamente in mano agli Stati Uniti, le prime tre posizioni della classifica sulle migliori università al mondo redatta dal Center for World University Rankings (CWUR). La classifica annuale – giunta alla tredicesima edizione – elenca le migliori 2.000 università su 20.966 istituzioni classificate sulla base di quattro fattori: istruzione (25%); occupabilità (25%); qualità dei docenti (10%); ricerca (40%).
Le prime dieci al mondo
Per il tredicesimo anno consecutivo è Harvard l’università più prestigiosa del mondo, seguita dal Massachusetts Institute of Technology (Mit) e da Stanford. Il quarto e il quinto posto invece, sono occupate da Cambridge e Oxford, le uniche due università pubbliche nella parte alta della classifica. A completare la top ten sono quattro università dell’Ivy League (Princeton, Columbia, Pennsylvania) e la Caltech di Pasadena.
Quest’anno, la top-10 globale è la seguente:
- Università di Harvard
- Massachusetts Institute of Technology (MIT)
- Università di Stanford
- Università di Cambridge
- Università di Oxford
- Università di Princeton
- Columbia University
- Università della Pennsylvania
- Università di Yale
- California Institute of Technology (Caltech)
Nonostante gli Stati Uniti siano il paese più rappresentato nella classifica (con ben 329 atenei sim 2.000), sono anche loro sotto pressione a causa della crescente competizione internazionale, soprattutto cinese. In Cina, il numero di università nella top 2000 è ora di 324. Il Giappone, guidato dall’Università di Tokyo al 13° posto, conta 110 istituzioni nella top-2000.
Le prime dieci in Europa
Anche l’Europa rimane una potenza importante nella classifica, con 639 istituzioni tra le prime 2.000: 92 nel Regno Unito, 73 in Francia e 69 in Germania. La Russia conta 46 rappresentanti nel Global 2000 – tre in più rispetto allo scorso anno – con 18 atenei che salgono e 28 che scendono in classifica. La migliore università russa quest’anno è l’Università statale di Mosca, al 233esimo posto a livello mondiale.
- Cambridge (Regno Unito);
- Oxford (Regno Unito);
- Psl (Francia);
- Ucl (Regno Unito);
- Imperial College (Regno Unito);
- Paris Saclay (Francia);
- ETH Zurigo (Svizzera);
- Paris City University (Francia);
- Università della Sorbona (Francia);
- Copenaghen (Danimarca).
Le prime dieci in Italia
Intanto, l’Italia sta perdendo competitività, a livello internazionale, nell’ambito dell’istruzione universitaria. Se è vero, infatti, che sono 67 le università italiane a figurare nella lista di quest’anno, il 75% di esse perde posizioni. L’ateneo romano La Sapienza – che guida la classifica italiana – perde otto posizioni, arenandosi al 124mo posto.
Scendono anche l’Università di Padova (dal 171 al 173esimo posto e quella di Milano (dal 180 al 186esimo). Nella classifica di quest’anno, solo 16 atenei migliorano la propria performance rispetto allo scorso anno, mentre 51 perdono posizione. Il declino delle università italiane è dovuto al calo dei risultati della ricerca, in un contesto di crescente concorrenza globale da parte di università ben finanziate.
Le prime dieci posizioni in Italia sono occupate da:
- Università Sapienza di Roma
- Università degli Studi di Padova
- Università degli Studi di Milano
- Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
- Università di Torino
- Università Federico II di Napoli
- Università degli Studi di Firenze
- Università degli Studi di Genova
- Università di Pisa
- Università di Pavia
Fuori dalle prime dieci posizioni, spicca all’undicesimo posto il Politecnico di Milano, per la Bocconi occorre scorrere la classifica fino al 26esimo posto.