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Uragano Irene: americani esagerati, New York evacuata

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NEW YORK – La perturbazione declassata a categoria 1 si dirige stulla Grande Mela, dove c’e’ un clima da pre-Apocalisse. Il sindaco Bloomberg: evacuazione per 375.000 persone. Chiuso il subway per la prima volta in 107 anni. Tutti gli aeroporti chiusi dalle 12. Il presidente Obama: “Allarme storico”. E qualcuno parla di rischio tsunami (ma e’ ridicolo!). Alitalia cancella i voli per New York e Boston.

aggiornamento – Ancora qualche colpo di coda in alcune aree, molte zone inondate ma, di fatto, a New York “il peggio e’ passato”. Lo ha affermato il Commissario per le emergenze della Grande Mela, Joseph Bruno, in un’intervista alla Cnn. Irene e’ passato sopra la citta’ di New York mentre veniva declassato a tempesta tropicale e non arrecando particolri danni alla citta’, da ieri in piena emergenza uragano.

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L’uragano Irene è stato declassato da categoria 2 a categoria 1, ma rimane estremamente pericoloso, con venti a 150 km all’ora. Lo ha detto il Centro nazionale Usa per gli uragani, come riferisce la BBC. Secondo il centro, si prevede che Irene perda forza dopo aver colpito le coste del North Carolina nella tarda mattinata di oggi (il pomeriggio in Italia), ma che rimanga comunque un uragano mentre si sposterà domenica verso nord, lungo la costa atlantica. La scala di valutazione degli uragani, la Saffir-Simpson, prevede 5 livelli, dal più debole 1 al più forte 5

Tra oggi e domani si abbattera’ su New York. Il sindaco Michael Bloomberg ha ordinato l’evacuazione obbligatoria di 375.000 persone dalle zone vicino alla costa. L’intera rete della metro verra’ chiusa oggi a mezzogiorno (ora locale). Verso la chiusura anche di tutti i ponti che collegano l’isola di Manhattan alla terraferma.

Anche i tre principali aeroporti – JFK, La Guardia e Newark – verranno fermati dalle 12, ora locale. Centinaia di voli nazionali e internazionali sono stati cancellati. Anche l’Alitalia comunica che i suoi voli per New York e Boston sono sospesi oggi e domani.

”Irene e’ un uragano storico, pericoloso. Stiamo prendendo la situazione molto seriamente. Se serve evacuare, fatelo ora, senza aspettare”. Barack Obama ha lanciato l’allarme tornando a Washington un giorno prima del previsto.

Parlando da Martha’s Vineyard, dove ha trascorso gli ultimi giorni tra vacanze e briefing di lavoro, il presidente americano conferma che la minaccia che verra’ dal cielo nelle prossime 36 ore e’ maledettamente seria.

Piu’ che il vento, preoccupa l’acqua, tanto che a New York si teme uno tsunami, con onde alte dieci metri. Da giorni la Casa Bianca monitora la situazione, mobilitando gli uomini della dipartimento della Sicurezza Interna e della Protezione Civile.

Sono gia’ scattate le prime evacuazioni nel sud del Paese, nella Carolina del Nord, dove sono tradizionalmente abituati a questi fenomeni. Ma e’ al nord che cresce ora dopo ora l’ansiosa attesa e anche la preoccupazione per quello che si prevede un lungo week end di paura.

Negli Usa hanno tutti ancora impresse negli occhi le drammatiche immagini del 2005, di New Orleans completamente devastata dall’acqua dopo il passaggio di Katrina. Ma la Louisiana e’ lontana, rispetto a Manhattan. Nel giro di poche ore, Irene scarichera’ infatti tutta la sua potenza distruttrice, con vento e pioggia, dalla Florida al New England. Un raggio vastissimo, che coinvolgera’ in prima battuta le localita’ turistiche della costa, ma stavolta colpira’ anche le due citta’ piu’ popolose del versante atlantico, Washington e soprattutto New York.

E qui, a Manhattan, gli esperti del National Oceanic and Atmospheric Administration hanno lanciato l’allarme piu’ drammatico. Secondo loro, nella Grande Mela Irene potrebbe avere ”conseguenze catastrofiche”.

Intanto, come sempre qui negli Usa, si stima in anticipo quanto Irene potrebbe costare alle casse dello Zio Sam. Secondo le prime previsioni si tratta di danni per 13,9 miliardi dollari.