Devastante l’uragano Irma che ha sconvolto l’America e che potrebbe costare quasi 300 miliardi di dollari. Gli esperti dicono che le imprese di assicurazione potrebbero essere responsabili fino alla metà di tale somma dopo che la violenza dell’uragano ha danneggiato case, aziende e campi in Florida.
Il resto toccherà agli abitanti considerando che solo un terzo delle abitazioni è assicurato contro i danni causati dall’acqua che, secondo gli analisti, ha sepolto 2 tonnellate di proprietà.
Torsten Jeworrek, membro del consiglio di amministrazione del gigante tedesco delle assicurazioni Monaco Re, ha detto che Irma è stato “un evento importante per la Florida e anche un grande evento per il settore assicurativo”.
Un uragano che si abbatte anche sui prezzi dei prodotti alimentati che inevitabilmente si stanno impennando. La Florida infatti è il secondo produttore di succhi d’ arancia degli Stati Uniti e il secondo produttore mondiale.
L’ uragano ha già sconvolto i mercati finanziari, colpendo al ribasso i titoli delle aziende produttrici di succhi d’arancia e il prezzo per le consegne di novembre è in rialzo. La Florida coltiva anche altre colture importanti come pomodori, pompelmi, angurie e canna da zucchero e il passaggio di Irma potrebbe cancellare fino al 20% del raccolto. Alan Konn del Price Asset Management ha dichiarato:
“Il danno al raccolto di agrumi è duplice, sia a breve termine per la recente perturbazione, ma anche a lungo visto che le colture sono andate completamente distrutte”.
Irma potrebbe anche avere un impatto a più lungo termine perché ci vogliono alcuni anni per coltivare aranceti. Questo lo renderebbe l’uragano più distruttivo della storia americana se si guarda solo all’impatto economico.
Le perdite causate da Katrina che nel 2005 colpì New Orleans furono di 160 miliardi di dollari, mentre l’uragano Harvey ad agosto sul Texas ha provocato danni per 40 miliardi di dollari.
Danni ma anche morti e feriti tanto che il presidente Donald Trump ha dichiarato la situazione di disastro e molte persone, quasi 3,3 milioni sono rimaste senza corrente elettrica. Da qui l’iniziativa di Tesla che ha esteso la durata delle batterie elettriche in Florida fino al 16 settembre.