Economia

Usa, Biden al lavoro su piano fiscale Usa in due step

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La conquista del Senato da parte dei Democratici e la nomina ufficiale di Joe Biden a Presidente degli Stati Uniti alimenta le attese di un nuovo piano fiscale Usa che si aggiungerebbe agli aiuti da 900 miliardi di dollari approvati in extremis a fine 2020.

Secondo alcune indiscrezioni, Biden starebbe considerando un piano fiscale da implementare in due step, uno che prevederebbe l’aumento dell’assegno a 2000$ (dagli attuali 600$) per far fronte all’emergenza coronavirus (che può essere approvato con la maggioranza semplice) e l’altro pacchetto da 3 mila miliardi di dollari in infrastrutture e rimodulazione delle tasse.

Secondo persone informate dei fatti, il presidente Usa vuole trasferire liquidità nelle mani degli americani nel più breve tempo possibile.

Piano fiscale Usa, Cosa pensa Goldman Sachs

A questo proposito gli analisti Goldman Sachs, qualche giorno fa, avevano anticipato, in caso di maggioranza dei dem anche al Senato, evento che si è poi verificato, “un maggiore stimolo fiscale a breve termine”.  Più avanti, ma “sempre nel 2021, ci aspettiamo anche aumenti incrementali delle tasse per poter finanziare gli importi di nuove spese, anche se in misura parziale rispetto a quanto proposto dalla campagna di Biden” avevano scritto in un report.

Alla luce dell’incremento di spesa prodotto dagli interventi anti-Covid, Goldman Sachs si aspetta che un giro di vite fiscale debba arrivare nel corso della presidenza Biden, anche se gli aumenti delle tasse sarebbero nettamente inferiori (il 75% in meno) rispetto a quelli promessi in campagna elettorale.

Wall Street festeggia in vista dei nuovi stimoli

Intanto, l’attesa per nuovi stimoli all’economia ha consentito ai mercati di mantenere un tono positivo, nonostante la violenta protesta dei sostenitori del presidente uscente Donald Trump che hanno assediato Capitol Hill e in cui hanno perso la vita quattro persone. Ieri per la prima volta il Nasdaq ha chiuso al di sopra di quota 13.000 mentre il Dow Jones e lo S&P 500 hanno chiuso rispettivamente, anch’essi per la prima volta, sopra le soglie di 31.000 e di 3.800.