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USA: cosa prevede il 25° emendamento per la rimozione del presidente

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USA: cosa prevede il 25° emendamento per la rimozione del presidente

Dopo l’assalto a Capitol Hill, nel giorno della certificazione della vittoria del nuovo presidente Joe Biden, circola insistentemente tra gli ambiente politici l’ipotesi di invocare il 25esimo emendamento della Costituzione americana per la rimozione del presidente. Donald Trump in sostanza sarebbe giudicato incapace di svolgere le sue mansioni, e al suo posto sarebbe promosso il vice Mike Pence che porterebbe così a termine gli ultimi giorni del mandato.

25° emendamento: cosa prevede

Il 25esimo emendamento presentato al Congresso nel 1965 e ratificato nel 1967 delinea la procedura per la destituzione del presidente degli Stati Uniti dall’incarico quando viene riconosciuto incapace di “adempiere ai poteri e ai doveri della carica” oppure è lo stesso presidente che trasferisce volontariamente il potere al suo vice per motivi medici.

Nel primo caso, a farvi ricorso è il vicepresidente. A differenza dell’impeachment,  il 25° emendamento consente di rimuovere il presidente senza che sia necessario indicare accuse precise: è sufficiente quindi che il vice presidente e la maggioranza del governo trasmettano una lettera al Congresso sostenendo che il presidente non è più in grado di esercitare i suoi poteri e i doveri.

La sezione 4 dell’emendamento contempla quindi la possibilità che il presidente sia incapace di trasferire il potere, oppure semplicemente non intenzionato, In questo caso, mai verificatosi finora nella storia degli Stati Uniti,  spetta al vicepresidente in accordo con la maggioranza dei 15 principali membri del governo (i segretari di Stato, Tesoro, Difesa, Giustizia, Interno, Agricoltura, Commercio, Lavoro, Salute, Sviluppo urbano, Trasporti, Energia, Istruzione, Affari dei veterani e Sicurezza Interna), stabilire l’incapacità del presidente.

Il presidente ha la facoltà di rispondere e dichiararsi a sua volta capace e a questo punto, per quattro giorni, il vicepresidente resterebbe al comando, mentre i 15 membri del governo dovrebbero diramare una seconda dichiarazione d’incapacità. Se la dichiarazione non avviene, il presidente riprende il potere; in caso contrario la questione passa alla Camera e al Senato che devono  esprimersi entro 21 giorni e con una maggioranza dei due terzi.

I precedenti storici

Finora il 25esimo emendamento della Costituzione americana è stato invocato solo tre volte e sempre per motivi medici.
Nel 1985, quando Ronald Reagan fu sottoposto a colonscopia e poi fu operato, lasciò temporaneamente il comando a George H.W. Bush- Successivamente nel 2002 e nel 2007 George W. Bush, sempre a causa di una colonscopia, affidò il Paese al suo vice Dick Cheney. Il ricorso al 25 emendamento per incapacità del presidente, come ventilato nelle ultime ore dopo l’assalto a Capitol Hill da facinorosi seguaci di Trump, sarebbe la prima volta nella storia a stelle e strisce.