NEW YORK (WSI) – Il dato piu’ atteso dai mercati non ha deluso le aspettative e anzi ha ridato slancio alle borse, speranzose che il peggio per il mercato del lavoro Usa sia ormai alle spalle. Il rapporto mensile governativo fa pensare a una lenta ma costante ripresa dei livelli occupazionali, indispensabili per un sano rilancio dell’economia reale.
In febbraio gli Stati Uniti hanno creato ben 236 mila posti di lavoro nel settore non agricolo, molti di piu’ dei 163 mila previsti. Il tasso di disoccupazione, nel frattempo, e’ sceso al 7,7% dal 7,9%. Il livello, pur essendo il minimo dalla fine del 2008, e’ ancora molto alto, ma al contempo e’ in una fase calante.
In seguito alla pubblicazione delle cifre, indubbiamente positive, i futures sui principali indici della Borsa Usa hanno esteso i guadagni. Dopo un avvio in marginale progresso, al momento i contratti sull’indice S&P 500 fanno segnare un rialzo di mezzo punto percentuale circa.
Guardando alle stime emesse banca per banca, le piu’ ottimiste erano Deutsche Bank e Ubs (+180 mila e 190 mila rispettivamente). Tra le americane, Morgan Stanley era la piu’ pessimista, con un miglioramento di 135 mila unita’. Goldman, BofA e JP Morgan scommettevano su una crescita di 150 mila, 160 mila e 165 mila posti, nell’ordine. Le inglesi Barclays e HSBC puntavano invece su +150 mila e +179 mila posti. Nessuno dei team di analisti e’ andato vicino al dato di +236 mila.
Il tasso di cambio tra dollaro e yen e’ balzato fino a 96,55, prima di decelerare leggermente.
Andando ad analizzare le singole componenti del rapporto mensile governativo, gli stipendi per ora sono aumentati dello 0,2%, in linea con le stime. La media di ore lavorate per settimana e’ salita a 34,5, sopra le attese, che erano per una cifra pari a 34,4.