Unione Europea e Stati Uniti stanno discutendo su un possibile accordo sulle materie prime utilizzate per costruire le automobili elettriche, che potrebbe permettere all’Ue di qualificarsi tra i beneficiari del nuovo piano di investimenti verdi promossi da Joe Biden. Nell’occhio del ciclone, in queste ultime settimane, è finito l’Inflation Reduction Act, il quale prevede spese nei prossimi dieci anni per 500 miliardi di dollari per promuovere la produzione e i servizi direttamente negli Stati Uniti.
L’Inflation Reduction Act offre alcune eccezioni per i paesi che hanno raggiunto degli accordi di libero scambio con gli Usa. Un eventuale accordo sui materiali chiave utilizzati nei veicoli elettrici e nelle batterie potrebbe permettere all’Unione europea di accedere ad alcuni di questi vantaggi.
La rabbia dei partner commerciali degli Usa
Sicuramente uno dei piatti forti dell’Inflation Reduction Act (Ira) è lo stimolo previsto per l’industria statunitense, che per ha fatto infuriare i partner commerciali dell’Asia e dell’Europa, che si sono visti tagliare fuori dal mercato statunitense. Uno dei settori che sarebbe maggiormente penalizzato è l’industria automobilistica. Nei giorni scorsi, Margrethe Vestager della Commissione Ue, intervenuta al summit Cleantech for Europe, aveva affermato:
“All’Ira risponderemo in maniera ferma, ma proporzionata. Non lasceremo che i sussidi statunitensi distruggano la cooperazione con gli Usa nel mondo delle telecomunicazioni. Viviamo in un mondo in cui vogliamo partner che aiutino le imprese europee a espandersi in tutto il pianeta”.
Alcuni vantaggi, che derivano da questa nuova iniziativa, potrebbero coinvolgere anche le nazioni partner degli Stati Uniti, nel momento in cui effettuassero degli accordi commerciali con Washington. Dato che l’Unione europea, al momento, non ha partnership in questo senso con gli Usa, Janet Yellen, segretario del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, ha dichiarato che il problema potrebbe essere risolto sottoscrivendo dei nuovi accordi relativi ai minerali chiave utilizzati nei veicoli elettrici.
Cosa prevede l’Inflation Reduction Act
La nuova legislazione statunitense permette ai consumatori statunitensi di ottenere un credito d’imposta fino a 7.500 dollari per i veicoli elettrici assemblati in Nord America, purché almeno il 40% delle materie prime nelle loro batterie siano estratte o lavorate negli Stati Uniti o in paesi che hanno un accordo di libero scambio con Washington. Questo significa che alcuni partner statunitensi, come Canada e Messico, possono soddisfare i requisiti contenuti all’interno della legge, mentre altri produttori di automobili stranieri non lo possono fare.
Le discussioni tra Ue e Usa sono in una fase iniziale. La Commissione europea, per il momento, non ha voluto commentare la notizia, mentre il Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca ha affermato che sono impegnati a continuare a comprendere le preoccupazioni dei nostri partner.