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Usa, fiducia ai massimi dal 2007. Ma spaventano le aspettative sull’inflazione

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NEW YORK (WSI) – La buona notizia è che nel mese di novembre l’indice della fiducia dei consumatori degli Stati Uniti – stilato da Thomson Reuters/University of Michigan- è balzato al massimo in più di sette anni, complice il calo della disoccupazione e anche dei prezzi della benzina.

Di fatto, l’indice si è attestato a 89,4 punti, al record dal luglio del 2007, al di sopra della media delle stime dei 61 economisti intervistati da Reuters, pari a 87,5, e superiore anche alla previsione più alta, pari a 89 punti.

Tuttavia, anche gli Stati Uniti iniziano a preoccuparsi dello spettro se non della deflazione, della disinflazione.

Andando a esaminare l’indice, infatti, si nota che le aspettative sull’inflazione a un anno sono scese al 2,6% dal 2,9%, e anche l’outlook dell’inflazione a cinque anni è stato del 2,6%, al secondo minimo di sempre dopo il 2,5% di settembre.

I dati smentiscono così le dichiarazioni che proprio in mattinata sono state rilasciate da James Bullard, presidente della Fed di St. Louis: “Sebbene un basso tasso di inflazione possa suggerire una politica monetaria in qualche modo più accomodante del normale”, la situazione non è tale “da giustificare tassi vicini allo zero”. Per Bullard, insomma, la Fed deve muoversi più velocemente e alzare i tassi sui fed funds, anche perchè a suo avviso “i fondamentali macroeconomici degli Stati Uniti appaiono solidi”. (Lna)