Secondo un report della Commodity Futures Trading Commission (CFTC), nella settimana conclusasi il 10 febbraio, le posizioni lunghe nette (la differenza tra posizioni lunghe e corte) sulla scadenza a 10 anni USA hanno toccato i massimi dall’agosto 2001, a 68.007 contratti.
Infatti, durante il periodo menzionato nel portafoglio dei grandi speculatori (la categoria di investitori che esclude le banche e gli organi istituzionali, che non assumono posizioni speculative), sono state aperte ben 179.822 posizioni lunghe contro 111.815 posizioni short sul benchmark dei titoli a reddito fisso.
Cio’ riflette la crescente ansia degli investitori sulla questione Iraq, ma potrebbe rilevarsi un segnale di un eccessivo sentiment rialzista nei confronti della scadenza decennale.
Tale sentiment sembra non essersi placato neanche dopo le dichiarazioni del capo degli ispettori Onu, Hans Blix, al Consiglio di Sicurezza il 14 febbraio scorso. L’open interest sulla scadenza trentennale continua infatti a registrare una rapida crescita, segno che la maggior parte degli investitori continua a credere nei Treasury USA.
Ne emerge che il mercato dei titoli di Stato americani e’ vulnerabile e soggetto ad un possibile calo. Bastera’ un evento catalizzatore, come ad esempio la seconda risoluzione contro l’Iraq, per provocare un cambio di rotta degli investitori.
*Tony Crescenzi e’ il responsabile dell’ufficio studi della boutique finanziaria Miller, Tabak & Co.