NEW YORK (WSI) – Salgono a quattro gli stati americani che, dopo gli attentati di Parigi, hanno deciso di “alzare le barriere”, dichiarando di non volere all’interno dei propri territori rifugiati siriani. L’ultimo “no” in ordine temporale e’ arrivato dal governatore dell’Arkansas, Asa Hutchinson, che si e’ unito oggi agli altri 3 governatori repubblicani degli stati del Texas, Alabama e Michigan, che hanno espresso una posizione simile durante il fine settimana.
In una lettera indirizzata ala presidente Barack Obama, il governatore del Texas, Greg Abbott, ha scritto: “Io e milioni di americani la imploriamo a fermare il progetto di accettare più rifugiati siriani negli Stati Uniti”. “A quanto risulta, tra i terroristi che hanno preso parte agli attacchi di Parigi c’e’ un ‘rifugiato’ siriano. La compassione americana potrebbe esporre i nostri cittadini a un pericolo mortale” si legge nella lettera.
Lo scorso settembre Obama aveva dichiarato che avrebbe accettato almeno 10 mila rifugiati siriani nel corso del prossimo anno.
Nel sottolineare la “ricca storia di immigrazione” del Michigan, il governatore Rick Snyder sostiene che “la nostra priorità è proteggere la sicurezza dei nostri cittadini”. “Non voglio essere complice di una politica che pone i cittadini in pericolo”, gli ha fatto eco il governatore dell’Alabama, Robert Bentley, sottolineando che lo Stato ha rafforzato le misure di sicurezza dopo gli attacchi di Parigi.
A chiedere il blocco del previsto afflusso di profughi in Usa sono stati anche i candidati alla nomination repubblicana per le elezioni presidenziali 2016, Jeb Bush in primis.