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Usa, indagini sul piu’ grosso caso di insider trading

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Le autorita’ federali americane (Sec, Fbi e procuratori di New York) stanno svolgendo indagini su quello che potrebbe rivelarsi il piu’ grosso caso di insider trading mai registrato. Gli eventi oggetto di indagine risalgono almeno al 2007. Nel mirino tutte le figure chiave del settore finanziario, dai consulenti alle banche di investimento passando per hedge fund, trader e analisti sparsi in tutti gli Stati Uniti. A darne per primo notizia e’ stato il Wall Street Journal.

Le indagini, sia penali sia civili, hanno ad oggetto presunti casi di insider trading che avrebbero fruttato decine di milioni di dollari. Gia’ entro la fine dell’anno potrebbero essere comminate le prime pene. Il punto e’ che informazioni riservate sarebbero state fatte circolare illegalmente. A monte della catena analisti e consulenti indipendenti a servizio di societa’ che offrono le loro prestazioni a hedge fund e fondi.

Parallelamente le indagini riguardano Goldman Sachs i cui banker avrebbero lasciato trapelare informazioni su transazioni come fusioni nel settore dell’health care in modo tale da agevolare determinati investitori. La piovra della finanza si e’ trincerata dietro un no comment.

Stando al Wall Street Journal, coinvolti anche Ziff Brothers, Jana Partners, TPG-Axon Capital Management, Jennison Associates, parte di Prudential Financial (PRU), UBS AG (UBS) di UBS Financial Services e Deutsche Bank AG (DB).

Ma la lista e’ tutt’altro che finita. John Kinnucan, tra i dirigenti di Broadband Research LLC a Portland, Oregon, in una e-mail datata 26 ottobre ha scritto ai propri clienti (una ventina tra hedge fund e mutual fund) avvertendoli di una visita ricevuta dall’FBI. La stessa mail era indirizzata anche a trader di, tra gli altri, Citadel Asset Management, Janus Capital Group, Wellington Management Co. e MFS Investment Management.

Irruzione dell’Fbi a Diamondback Capital Management (lanciato nel 2005) e Level Global Investors (attiva dal 2003), due spinoff di SAC Capital Advisors LP (hedge fund di successo gestito da Steve Cohen). Le autorita’ sono piombate anche negli uffici di Loch Capital a Boston.

Da quel che trapela a Wall Street, Level Global avrebbe in portafoglio le seguenti partecipazioni, oltre ad altre in Cablevision, Vodafone, Viacom e Motorola, nel settore retail Talbots, Guess, Fossil e in quello alimentare e annessi Starbucks e Potash:

Apple: circa $152 milioni (circa 538000 azioni)
Citi: circa $105 milioni (27.000000 azioni)
McDonalds: circa $104 milioni (1.400000 azioni)
Monsanto: circa $141 milioni (2.950000 azioni)
Oracle: circa $119 milioni (4.450000 azioni)
Sina: circa $112 milioni (circa 2.220000 azioni)
Virgin Media: circa $445 milioni (circa 19.000000 azioni)