Il post elezione fa paura agli americani più ricchi, tanto da considerare seriamente la possibilità di trasferirsi all’estero. È quanto si legge in un articolo pubblicato su CNBC che, citando alcuni avvocati specializzati in immigrazione e consulenti dei family office e delle famiglie con un alto patrimonio, spiega come, mai come in questo momento, un numero crescente di americani facoltosi sta pianificando di lasciare il Paese in vista delle elezioni di domani, martedì 5, chiunque sia, tra Donald Trump e Kamala Harris, il vincitore.
Le ragioni
Che si tratti di ritirarsi in un Paese più caldo e meno costoso o, più semplicemente, di avvicinarsi alla famiglia che vive all’estero, i ricchi – si legge nell’articolo – hanno molte ragioni per mettere a punto il piano B. Alcune sono di carattere politico: la paura è che il Paese, nella fase post elettorale, possa attraversare una periodo di turbolenze politiche e rivolte sociali soprattutto in caso di sconfitta di Donald Trump. Ma non solo. Ci sono poi ragioni di tipo fiscale, come il timore dell’annunciato piano del vicepresidente Kamala Harris di tassare i guadagni in conto capitale non realizzati per chi ha ricchezze che superano i 100 milioni di dollari.
In generale, appare piuttosto diffusa l’idea che la cittadinanza in un solo Paese rappresenti un rischio personale e finanziario. Così come diversificano i loro investimenti, i super ricchi vogliono dunque un passaporto non statunitense nel caso in cui debbano viaggiare in Paesi ostili agli Stati Uniti.
“Non abbiamo mai visto una domanda simile a quella attuale”, ha spiegato alla CNBC, Dominic Volek, responsabile di Henley & Partners, società che offre consulenza ai ricchi in materia di migrazione internazionale, aggiungendo il numero di americani che sta pianificando di trasferirsi all’estero è aumentato di almeno il 30% rispetto all’anno scorso.
Volek ha aggiunto che, per la prima volta, gli americani facoltosi sono di gran lunga la clientela più numerosa dell’azienda, rappresentando il 20% dell’attività complessiva.
Un recente sondaggio condotto da Arton Capital, società che fornisce consulenza ai ricchi sui programmi di immigrazione, ha inoltre messo in evidenza che il 53% dei milionari americani dichiara di considerare un trasferimento dopo le elezioni, indipendentemente da chi vincerà. E la maggior parte di questi sono in più giovani.
Tra le destinazioni spicca anche l’Italia
Per quanto riguarda le destinazioni, gli americani guardano soprattutto all’Europa. Secondo Henley, i Paesi più gettonati dagli americani in cerca di residenza o seconda cittadinanza sono Portogallo, Malta, Grecia, Spagna e Antigua.
Anche l’Italia è diventata molto popolare tra gli americani facoltosi. Questo grazie ai benefici fiscali. Anche se la scorsa estate il Governo ha raddoppiato a 200 mila euro, la soglia della la flat tax per gli stranieri che si trasferiscono in Italia, il nostro sistema fiscale fa gola ai ricchi in fuga dall’aumento delle tasse. E non solo di nazionalità americana.