Sony corp, numero uno a mondo per le consolle per i videogame, non prevede di ridurre i prezzi della PlayStation 3 in Europa o in Asia, mentre li ha ridotti del 17 per cento questo mese negli Usa. Lo dice il presidente Ryoji Chubachi a Bloomberg News. La società non progetta di ridurre i prezzi “a questo punto”, dice Chubachi. “Quanto al futuro, nessun commento”, dichiara. La divisione videogiochi ha visto crescere le perdite nell’ultimo trimestre, dopo che le vendite della Ps3 sono scese sotto il livello delle piattaforme concorrenti e meno costose Wii, prodotte da Nintendo co. Quest’ultima ha alzato questa settimana la stima relativa all’utile e agli ordinativi. Sony aveva ridotto questo mese i prezzi delle consolle di 100 dollari per tener testa alla concorrenza di Nintendo e di Microsoft corp, che produce Xbox 360. “Sony attraversa tempi duri con la sua PlayStation”, commenta Shigemi Nonaka, presidente di Polestar Investment Management co a Tokio, con 218 milioni di dollari investiti, anche in azioni Sony. “Sony ha sempre avuto l’immagine di leader tecnologico, ma sta perdendo terreno rispetto al Wii”. Chubachi aveva dicharato in un’intervista a Bloomberg News venerdì 6 luglio che Sony non aveva all’esame alcun progetto di ridurre i prezzi della Ps3. Tre giorni dopo, la casa nipponica annunciava una riduzione dei prezzi per il mercato Usa. Intanto, Cadbury Schweppes Plc, la maggiore azienda dolciaria mondiale, ha annunciato di aver prorogato la scadenza per la vendita della divisione Usa per le bevande a causa della “estrema volatilità” dei mercati finanziari. Permane ancora un “forte” interesse da parte dei potenziali compratori, ha detto l’azienda londinese in un comunicato, spiegando che la tabella di marcia per l’asta è in fase di riesame”. Le offerte finali per la controllata, che produce le bibite Dr Pepper e 7 Up, dovevano essere presentate entro la prossima settimana, secondo quanto riferito a Bloomberg News da alcune persone informate della procedura.