NEW YORK (WSI) – Situazione occupazionale non entusiasmante in Usa. In aprile la maggiore economia al mondo ha creato 223 mila posti di lavoro, meno del previsto, mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 5,4%, ai minimi degli ultimi sette anni. Sono livelli che non si vedevano da maggio 2008.
L’economia ha effettuato un bel recupero dai meri 85.000 posti creati in marzo. Sempre deboli le cifre sulla percentuale di americani che fanno parte della forza lavoro, ma i salari sono rimasti pressoché invariati. I numeri discreti non dovrebbero cambiare le intenzioni della Federal Reserve in materia di tassi di interesse. Gli analisti si aspettano in media una stretta monetaria verso fine anno.
Gli economisti interpellati da MarketWatch si aspettavano un risultato di +228.000 unità. Il tasso di persone escluse dalla forza lavoro è salito ancora, a 93,194 milioni da 93,175 milioni. Il tasso di partecipazione è del 69,45%, appena sopra il livello più basso dal 1977.
Il governo ha rivisto al ribasso le cifre di marzo da 126.000 unità. Il risultato di febbraio è stato ritoccato a 266.000 da 264.000.
Delude ancora una volta la crescita degli stipendi. I salari orari sono aumentati +0,1% rispetto a marzo e +2,2% negli ultimi 12 mesi. Le attese del mercato erano per un risultato positivo del +0,2%.
Nei primi mesi del 2015 sono stati creati in media 194.000 posti di lavoro a fronte di un incremento di 260 mila visto nel 2014.
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Dalla fine della recessione gli Stati Uniti hanno assunto 7,9 milioni di persone a tempo pieno, ma ne mancano ancora 750.000 prima di ritornare ai livelli pre recessione.
I futures sul Dow Jones e sull’S&P 500 guadagnano lo 0,6% dopo la pubblicazione dei dati. Il dollaro cede terreno rispetto a euro e yen. Il rendimento dei Treasuries decennali scende. Il decennale mostra rendimenti – che si muovono inversamente ai prezzi – al 2,1639% dal 2,184% di ieri. Il titolo a tre mesi viaggia allo 0,0127%.
Una crescita solida delle buste paga è uno degli elementi mancanti per avere un mercato del lavoro in salute. Wells Fargo e il trader Kenny Polcar si aspettavano una sorpresa in positivo, che non si è concretizzata, dei salari orari.
(DaC)