Vaccini: via al piano anti-Covid, immunità di gregge entro fine settembre
“Vaccinare l’80% gli italiani entro fine settembre”. Una percentuale che garantirebbe sostanzialmente l’ambita immunità di gregge. Questo è l’obiettivo della campagna vaccinale contro il Covid-19 fissato dal nuovo commissario all’emergenza Francesco Figliuolo, che punta a raggiungere a regime il numero di 500 mila somministrazioni al giorno su base nazionale.
Un piano che, secondo quanto indicato nel testo publicato sul sito del governo, si fonda su due pilastri: distribuzione efficace e puntuale dei vaccini e l’incremento delle somministrazioni giornaliere.
Vaccini: in arrivo 52 milioni di dosi entro giugno
Per quanto riguarda le dosi, “a oggi ne sono state approvvigionate 7,9 milioni, che raddoppieranno entro il mese di aprile”, si legge. Entro la fine di giugno, “è previsto l’arrivo di altre 52milioni di dosi circa, mentre ulteriori 84 milioni sono previsti prima dell’autunno”.
Una parte delle dosi, pari a circa l’1,5% del totale costituirà la riserva vaccinale, necessaria per poter fronteggiare esigenze impreviste, indirizzando le risorse nelle aree interessate da criticità, grazie ai rinforzi della protezione civile e della Difesa.
Vaccinatori
Tra i pilastri della campagna vaccinale, “la capillarizzazione della somministrazione” aumentando il numero dei vaccinatori e il numero dei luoghi in cui il vaccino viene iniettato.
“Verrà dato impulso all’accordo per impiegare medici di medicina generale (fino a 44 mila), odontoiatri (fino a 60 mila), medici specializzandi (fino a 23 mila). Si potrà far ricorso – tramite accordi in via di finalizzazione – anche ai medici della Federazione Medico Sportiva Italiana, ai medici competenti dei siti produttivi e della grande distribuzione, oltre che ai medici convenzionati ambulatoriali e ai farmacisti. Proseguirà, se necessario, l’assunzione di medici e infermieri a chiamata, in aggiunta agli oltre 1700 già operativi. In caso di emergenza scenderanno in campo anche team mobili”.
I centri vaccinali
Capitolo a parte, infine, è quello del potenziamento della rete vaccinale esistente che conta attualmente 1733 punti vaccinali (dato in crescita). Per l’allestimento di nuovi centri potranno eventualmente essere utilizzati siti produttivi, le aree della grande distribuzione, le palestre, le scuole, le strutture di associazioni e della Conferenza Episcopale Italiana.