La campagna dei vaccini contro il COVID 19 arriva già alla terza dose: da ieri in tutte le Regioni sono iniziate le prime inoculazioni per chi ha ricevuto già la doppia dose (o il monodose) del vaccino e rientra nella categoria dei cosiddetti “immunocompromessi“.
Si parla di una platea di di circa 3 milioni tra fragili e fragilissimi, le cui patologie sono state riportate in una recente circolare del ministero della Salute:
- trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;
- trapianto di cellule staminali ematopoietiche;
- attesa di trapianto d’organo;
- terapie a base di cellule T;
- patologia oncologica;
- immunodeficienze primitive;
- immunodeficienze secondarie;
- dialisi e insufficienza renale cronica grave;
- pregressa splenectomia;
- Aids.
Terza dose: quali vaccini
Come terza dose sarà impiegato uno qualsiasi dei 2 vaccini mRNA autorizzati: Pfizer nei soggetti di età maggiore o uguale di 12 anni e Moderna dai 18 anni in su. La somministrazione dovrà avvenire almeno dopo 28 giorni dall’ultima dose (seconda o monodose).
Come accedere al richiamo
Le persone che appartengono alle categorie target saranno convocati dalle aziende sanitarie o dagli ospedali presso i quali sono in cura. In questo caso le vaccinazioni avverranno in ospedale, nelle sedi ambulatoriali o nei centri specialistici.
Qualora non venissero contattate, le persone che rientrano nelle categorie più fragili potranno richiedere la terza dose, chiamando i call center.
Dopo i fragili, via al booster per over 80
Dopo le dosi “addizionali” per i più fragili, la terza dose sarà inoculata agli over-80, i residenti nelle Rsa e i sanitari, ovvero i primi a vaccinarsi. Per loro, la terza dose potrebbe arrivare a fine autunno e dovrà esse somministrata a 6 mesi dall’ultima dose.
Terza dose dei vaccini per tutti?
Se la terza dose sembra la strada da seguire per mettere al riparo le categorie più fragili, la necessità di estendere iel booster a tutta la popolazione sembra ancora tutta da definire.
“Meglio aspettare, somministrare la dose addizionale a tutti è un impegno notevole anche logistico ed economico” ha detto Guido Rasi, consigliere scientifico del commissario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, ed ex direttore esecutivo dell’agenzia europea del farmaco Ema. “Probabilmente ci si arriverrà perché questo virus non è disponibile a concederci un’immunità permanente ma la durata dell’immunità non la conosciamo si parla da 6-9 a 12 mesi. E’ giusto prepararsi ed avere la macchina operativa pronta, però per la terza dose a tutti aspettiamo un attimo. Qualche buona notizia potrebbe arrivare, ad esempio che qualche classe di età potrebbe non avere bisogno“.
A questo proposito, il panel di consiglieri della Food and Drug Administration (FDA), l’authority americana della salute, qualche giorno fa ha respinto il piano per dosi di richiamo del vaccino Pfizer contro il Covid-19 a tutti i cittadini di età superiore ai 16 anni. Gli esperti hanno affermato che sono necessari più dati per valutare l’opportunità del richiamo. Il panel ha invece ritenuto opportuno che si somministri una terza dose per i cittadini di età superiore ai 65 anni. Il parere degli esperti non è tuttavia vincolante per la FDA.