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Vaccino AstraZeneca, cosa sappiamo finora sulla sua sicurezza

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Gli ultimi in ordine di tempo sono stati Svezia e Portogallo, ma sono ormai numerosi i Paesi che hanno deciso di interrompere la somministrazione del vaccino anglo-svedese AstraZeneca. Il provvedimento consentirà agli studiosi di chiarire il suo eventuale ruolo nelle morti avvenute a poca distanza dall’inoculazione; ma anche di mantenere la fiducia dei cittadini nei controlli sulla sicurezza dei vaccini.

Oggi, 16 marzo, l’Autorità europea dei medicinali (Ema) ha tenuto una conferenza stampa nella quale è stato dichiarato che “non ci sono indicazioni che il vaccino abbia causato” le condizioni avverse alla base delle morti sospette; “non sono emerse nei test clinici né sono stati indicati come effetti collaterali noti”.
Il possibile rischio collegato a questo vaccino anti-Covid, comunque, non viene escluso a priori e sarà attentamente esaminato.

AstraZeneca, sospeso anche in Svezia

Oltre all’Italia anche, Francia, Germania, Olanda, Irlanda, Spagna, Svezia e Portogallo hanno deciso di sospendere l’AstraZeneca in attesa di conferme sulla sua sicurezza. La campagna vaccinale trainata da questo vaccino (ne sono state somministrate 13 milioni di dosi), invece, va avanti nel Regno Unito. L’Agenzia britannica per la regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari ha dichiarato di essere a conoscenza della sospensione in vari Paesi e in particolare nella vicina Irlanda.
“Ma dato il gran numero di dosi somministrate e la frequenza con cui i coaguli di sangue possono manifestarsi naturalmente”, ha affermato, “le prove disponibili non suggeriscono che il vaccino sia la causa”.

Ema: al lavoro per fare chiarezza su AstraZeneca

Al centro dell’analisi dell’Ema ci saranno le trombosi responsabili della morte di alcuni soggetti, a pochi giorni o poche ore dalla vaccinazione. Non esistono dati definitivi sul numero dei decessi che potrebbero avere un collegamento con la vaccinazione di AstraZeneca.

“Sono stati riportati 30 casi su quasi 5 milioni di vaccinati con AstraZeneca”, ha affermato l’Ema in conferenza, “ma quel numero è sbagliato perché i dati continuano ad arrivare anche in questo momento ed è difficile dare un numero preciso”.

“Nei prossimi giorni verrà condotta un’analisi rigorosa di tutti i dati relativi agli eventi tromboembolici”, si legge in una nota diffusa dall’Agenzia europea, “gli esperti stanno esaminando in dettaglio tutti i dati disponibili e le circostanze cliniche che circondano casi specifici per determinare se il vaccino potrebbe aver contribuito o se è probabile che l’evento sia stato dovuto ad altre cause”. Nel dettaglio, ad esaminare tutti i dati sarà il Pharmacovigilance Risk Assessment Committee.

Data l’importanza che il vaccino AstraZeneca ricopre nei piani di approvvigionamento europei per l’immunizzazione della popolazione, la ricerca di un eventuale nesso causa-effetto sarà compiuta in modo approfondito. Solo nel primo trimestre è prevista la consegna di 40 milioni di dosi del vaccino anglo-svedese in tutta l’Ue.