Le quotazioni del mercato immobiliare sono in crescita, nel corso del 2022, dell’1,2%. Le abitazioni usate hanno raggiunto un valore medio pari a 1.843 euro contro i 1.821 del 2021. Prendendo come riferimento le quotazioni trimestrali, è possibile affermare che i prezzi sono aumentati del 2% nell’ultima parte del 2022. Quati dati sono stati messi in evidenza dall’ultimo report di Idealista.
Mercato immobiliare, le quotazioni nelle varie città
A muoversi positivamente, nel corso del 2022, è principalmente il mercato immobiliare residenziale. Stando ai dati in possesso di Idealista, gli aumenti sono stati registrati in 74 capoluoghi sui 107 presi in considerazione. Rialzi a due cifre sono stati registrati a:
- Monza: 13,6%;
- Bolzano: 12,2%;
- Treviso: 11,8%;
- Trieste: 11,4%;
- Udine: 10,9%.
Percentuali in calo, invece, sono state registrate a:
- Isernia: -9,7%;
- Oristano: -9,1%;
- Nuoro: 6,4%.
Milano continua ad essere la città più brillante per il mercato immobiliare, registrando un nuovo record: i valori sono aumentati del 7,6%.
Gli aumenti, comunque, sono stati registrati un po’ in tutti i principali centri:
- Bologna: 6,9%;
- Palermo:5%.
Distanziati ci sono:
- Torino: 2,4%;
- Firenze: 1,5%;
- Roma: 1%;
- Napoli: 0,9%.
A Milano i prezzi oscillano intorno ai 4.965 euro al metro quadrato, precedendo Bolzano con i suoi 4.412 euro al metro quadrato e Venezia (4.375 euro al metro quadrato). Nella top 5 dei valori troviamo:
- Firenze: 3.969 euro al metro quadrato;
- Bologna: 3.325 al metro quadrato;
- Roma: 3.011 euro al metro quadrato.
Qualità della vita e prezzi delle abitazioni
Nei giorni scorsi Il Sole 24 Ore ha pubblicato la classifica delle città per qualità della vita. Vediamo quanto questa classifica ha condizionato il valore degli immobili.
Al vertice della classifica si è posizionata Bologna, che gode di un’ottima reputazione in termini di qualità della vita. Per questo motivo, secondo i dati in possesso dell’Ufficio Studi Tecnocasa, il mercato immobiliare cittadino ne beneficia: i valori delle abitazioni hanno continuato a crescere nel corso degli ultimi semestri e le tempistiche di vendita diminuiscono. Ad alimentare la domanda ci sono gli investitori e gli studenti, che trovano un’ottima offerta formativa con facoltà di elevato standard.
Al terzo posto della classifica stilata da Il Sole 24 ore si colloca Firenze. Anche in questo caso la città ha un’importante domanda abitativa e segnala, soprattutto nelle zone centrali, una forte domanda ad uso turistico recettivo orientata agli affitti brevi, tanto che molti uffici in cattivo stato e in contesti residenziali sono stati convertiti in abitazioni con tale finalità. A Firenze nella prima parte del 2022 i prezzi delle case sono cresciuti dello 0,8%.
Mercato immobiliare, cosa accadrà nel 2023
Sicuramente il 202 è stato contraddistinto dalla fine dei tassi bassi sui mutui. Il rallentamento della domanda si è accentuata nel corso dell’ultimo trimestre. i prezzi, invece, continuano a salire. Vincenzo De Tommaso, Responsabile dell’Ufficio Studi di idealista:
Il 2023 sarà condizionato da instabilità e incertezza economica dovuta al conflitto russo-ucraino, la crisi energetica, l’aumento del prezzo delle materie prime e l’inflazione galoppante, con molti potenziali acquirenti che dovranno rimandare l’acquisto della casa. Prevediamo tempi di commercializzazioni degli immobili più lunghi e un calo delle compravendite rispetto al 2022, mentre i prezzi si raffredderanno pur senza subire particolari variazioni. Non sarà un processo omogeneo e le aree con meno domanda sperimenteranno queste tendenze prima e con più forza. Gli immobili di fascia medio bassa probabilmente accuseranno i maggiori ribassi nel corso dell’anno prossimo.