*Pierpaolo Scandurra è Managing Director di www.certificatiederivati.it. I suoi commenti non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
(WSI) – Con qualche piccola sorpresa giunta dalla Banca d’Inghilterra e da quella canadese e soprattutto con l’atteso e ormai scontato taglio dello 0,25% dei Fed Funds si è conclusa la serie di meeting delle Banche Centrali in programma nel mese di dicembre. La prime decisioni erano attese giovedì 6 , ma nessuna novità è emersa dalla riunione della BCE, che continua così a mantenere stabili al 4% i tassi della zona euro, mentre la BOE ha optato per una riduzione del Base Rate dal 5,75% al 5,50%. Tra le altre decisioni della settimana, il rialzo deciso dalla Banca centrale norvegese dello 0,25% e il ritocco al ribasso del Turkish Rate, in attesa che il 20 dicembre si riunisca la BOJ per l’ultima seduta dell’anno.
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Per quanto riguarda la BOE, nessun effetto particolare si è avvertito su uno dei diciotto Valuta Plus, certificato di tipo Benchmark che replica l’andamento di un deposito monetario espresso in GBP remunerato giornalmente al tasso di interesse interbancario overnight locale ridotto di uno spread dello 0,40%. Il certificato, quotato al SeDeX da Abn Amro, è stato emesso nel mese di febbraio 2006 ad un prezzo di 100 euro: il tasso di interesse alla data di partenza era del 4,445% e il tasso di cambio pari a 0,6788 sterline per euro. Nel corso di questi 22 mesi il tasso interbancario è cresciuto fino al 5,88% del periodo luglio-dicembre 2007 mentre il tasso di cambio è giunto ad un livello attuale di 0,7202. Non a caso il minimo segnato dal certificato è stato di 97,49 euro il 4 maggio 2006 mentre il massimo è stato raggiunto sull’onda del rialzo di luglio, a 108,56 euro ( il 25 luglio di quest’anno). Al momento il Valuta Plus sul GBP è quotato 103,25 euro e remunera il deposito al 5,29% netto.
E’invece remunerato al 4,22% lordo ( 3,82% annuo netto) il deposito monetario in dollari canadesi alla base del relativo Valuta Plus emesso il 2 febbraio del 2006 assieme ad altri 15 certificati su altrettante valute estere. Il 4 dicembre la Banca Centrale canadese ha operato una riduzione dei tassi dello 0,25%, anticipando la decisione della Fed. Il momento di maggior rendimento per il tasso interbancario overnight locale, fissato ora al 4,25%, è stato il mese di agosto 2007, con un tasso al 5,69% ( e anche il massimo raggiunto dal Valuta Plus risale all’estate, a 110,01 euro) mentre il tasso più basso risale proprio all’emissione del certificato, con un 3,54% ( e di conseguenza il minimo del certificato a 92,07 euro). Sulla quotazione attuale del Valuta Plus, pari a 100,60 euro ( sui 100 euro di emissione) incide il 7% di deprezzamento del dollaro canadese nei confronti dell’euro.
Restiamo in tema di interventi di politica monetaria per segnalare la revisione al rialzo operata dalla Banca Centrale Sudafricana sul Repo Rate il 6 dicembre: con un aumento dello 0,50% il tasso è ora fissato all’11% dal precedente 10,50%. Una decisione che non fa che accrescere le potenzialità del relativo Valuta Plus, emesso nel febbraio 2006 con un tasso interbancario ad un mese pari al 6,85% e un tasso di cambio Eur/Zar a 7,3826: ed è proprio la componente valutaria ad aver inciso in maniera determinante sul risultato del certificato, precipitato subito dopo l’emissione a 85 euro di quotazione. A causare una tale performance , nonostante l’altro tasso di interesse riconosciuto giornalmente sul deposito, è stata la forte svalutazione del Rand sudafricano, passato in un solo trimestre da un livello di 7,50 a 9,50 ( come dimostra il grafico VALUTA PLUS ZAR). Allo stato attuale la quotazione del certificato è di 86,25 euro mentre il tasso interbancario riconosciuto è del 10,95% lordo ( 1,28% lo spread applicato dall’emittente).
Con le ultime due emissioni sul Tasso Interbancario turco e sull’EONIA europeo, sono diciotto i Valuta Plus quotati al SeDeX.
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